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Ciclismo

Parigi-Roubaix 2021: tutti gli italiani in gara. Il successo azzurro manca dal secolo scorso

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Cresce l’attesa per la 118esima edizione della Parigi-Roubaix, che torna a disputarsi dopo la cancellazione dell’anno passato e il rinvio deciso dagli organizzatori in primavera. Tanti i pretendenti alla vittoria finale e altrettante assenze di peso per una corsa che si preannuncia incerta e combattutissima dall’inizio alla fine. I corridori italiani proveranno a giocarsi le loro carte, Gianni Moscon e Matteo Trentin sembrano i maggiori indiziati per interrompere un digiuno che dura da ben 22 anni.

Era l’11 aprile del 1999 quando Andrea Tafi alzava le braccia al cielo in maglia tricolore sul Velodromo di Roubaix al termine di una gloriosa cavalcata solitaria, dopo 273 lunghissimi chilometri percorsi ad una media superiore ai 40 km/h. L’anno prima si era dovuto accontentare del piazzamento d’onore dietro al compagno di squadra Franco Ballerini, che aveva trionfato anche nel ’95. A quei tempi l’ ”Inferno del Nord” regalava grandi soddisfazioni ai colori azzurri, tanto che nessuno avrebbe mai pensato che i corridori nostrani sarebbero rimasti a secco di vittorie nelle venti edizioni successive.

Tutti speriamo che in questo 2021 ricco di gloria per il ciclismo italiano la musica possa cambiare anche sulle strade impervie della Regina delle classiche, e i grandi nomi tra le fila azzurre per questa edizione non mancano. Matteo Trentin è uno dei papabili candidati al successo, data la condizione che ha messo in mostra nel mese di settembre. Il 32enne della UAE Team Emirates non è mai riuscito a trovare il giusto feeling con la Parigi-Roubaix, nel 2018 rischiò addirittura di compromettere la sua carriera a causa di una rovinosa caduta che lo vide coinvolto. Sarebbe il momento perfetto per riscattare i crediti con la fortuna.

Altro alfiere italiano di un certo peso è Gianni Moscon (Ineos Granadiers), freschissimo di firma con la Astana, squadra con cui correrà l’anno prossimo. Potrà contare sul sostegno di una formazione forte, impreziosita da tanti gregari di spessore, tra i quali un Leonardo Basso in crescita negli ultimi mesi. Stesso discorso vale per Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious), Campione Italiano ed Europeo in carica, che proverà a consacrare la sua migliore stagione da professionista grazie anche al supporto dell’oro di Tokyo nell’inseguimento a squadre Jonathan Milan.

Chi correrà da gregario è invece Daniel Oss (BORA-Hansgrohe), punto d’appoggio di lusso per Peter Sagan e Nils Politt, così come Davide Ballerini (Deceuninck–Quick-Step) ed Edoardo Affini (Jumbo-Visma), che si metteranno al servizio dei rispettivi capitani. Può provare a dire la sua Giacomo Nizzolo, uno degli uomini di punta del Team Qhubeka, mentre Davide Martinelli (Astana Premier-Tech) e Luca Mozzato (B&B Hotels) partiranno da Parigi con l’obiettivo principale di acquisire esperienza. Saranno dunque undici i rappresentanti del bel paese alla Parigi-Roubaix di domenica, e alcuni di questi, Trentin su tutti, hanno le carte in regola per provare a far saltare il banco. Come recita il detto, meglio pochi ma buoni!

Foto: Lapresse

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