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Masters1000 Indian Wells 2021, Matteo Berrettini ko con Taylor Fritz dopo una pessima giornata al servizio

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Uno dei più classici bad day per Matteo Berrettini. L’avventura del romano al Masters1000 di Indian Wells si interrompe bruscamente al terzo turno, venendo sconfitto dall’americano Taylor Fritz per 6-4 6-3 in un’ora e ventitré minuti. Giornata pessima per il numero 7 al mondo, apparso molto sulle gambe e incappato in una serie di errori non da lui, risultando per nulla incisivo con i suoi colpi migliori, servizio e dritto. Niente derby azzurro negli ottavi di finale con Jannik Sinner, dunque: sarà l’americano ad opporsi all’altoatesino per un posto tra i migliori otto del torneo californiano.

Fritz comincia in maniera aggressiva, non impaurendosi delle legnate da fondo di Berrettini che è il primo ad avere l’occasione di allungare. E nel quarto gioco l’americano mette il punto esclamativo sul suo ottimo momento con un dritto lungolinea che lascia di sasso l’azzurro. Questo è il primo di otto punti consecutivi, con Matteo che cede il servizio con un doppio fallo a causa di una seconda assai forzata: il romano si ritrova immediatamente sotto 4-1. Ma non è solo un momento di appannamento, poiché il numero 7 del mondo pare molto legnoso nei movimenti e cade in una spirale fatta di errori su errori. L’americano ringrazia e mette a segno il secondo break consecutivo andando a servire per il set.

Berrettini però non si lascia andare nonostante sia spalle al muro e ritrova sprazzi del suo tennis migliore. Legge le incertezze dell’americano e torna a bombardare, rendendo Fritz sempre più piccolo. In dieci minuti Matteo ha recuperato entrambi i break e serve per il 5 pari, ma tutto ad un tratto diventa nuovamente il tennista macchinoso visto in precedenza. Quattro errori in serie, con un doppio fallo a chiudere il cerchio, e l’azzurro tira un calcione al secchio del latte, con Fritz che senza fare assolutamente niente si porta a casa il set per 6-4.

Essere sotto nel punteggio sembra risvegliare un po’ dal torpore Matteo, che tenta di sparigliare le carte utilizzando la palla corta per poi infilare l’avversario con il lob. Ma di nuovo, c’è lo stesso copione visto in precedenza. Lo statunitense se la cava in qualche modo e poi l’azzurro si fa di nuovo il break da solo: tre errori di rovescio e uno sul dritto lungolinea portano Fritz sul 4-1. L’americano offrirebbe anche uno spiraglio nel settimo gioco, facendosi rimontare dal 40-0 nel settimo gioco condendolo con un paio di palle completamente mancate, ma Berrettini non coglie l’occasione, ed anzi si deve ritrovare a difendersi da quattro match point. In questo caso il dritto viene in soccorso dell’azzurro, ma pur provandoci successivamente non può far nulla contro un Fritz chirurgico quando conta.

Brutta giornata al servizio per Matteo, che mette a segno solo tre ace e commette tre doppi falli; ma ad essere pesante è, più che il 22/35 con la prima, è il largamente insufficiente 7/21 con la seconda, concedendo al suo avversario ben nove palle break. Ma i tanti errori di dritto e di slice negli scambi non permettono all’azzurro di giocare il suo miglior tennis.

Foto: LaPresse