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Ciclismo, il palmares di Sonny Colbrelli. L’ascesa del gregario che diventa campione

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L’hanno ribattezzata “Inferno del nord”, e oggi come non mai il motivo di tale soprannome è chiaro a tutti. La 118esima edizione della Parigi-Roubaix entra di diritto nella storia del ciclismo mondiale e verrà ricordata come una delle corse più avvincenti di sempre tra cadute, pioggia, fango e settori di pavè a dir poco proibitivi.

257,7 km intrisi di sofferenza su un percorso a tratti impraticabile alla fine hanno premiato con infinito merito uno splendido Sonny Colbrelli, autore di una rincorsa lunghissima assieme a Mathieu Van der Poel per raggiungere e superare uno ad uno i fuggitivi della prima ora. L’Italia torna dunque al successo nella Regina delle classiche dopo 22 anni, e il capitano della Bahrain-Victorious pone il sigillo su una stagione irripetibile e piena di soddisfazioni impronosticabili solo qualche mese fa.

Il trentunenne di Desenzano del Garda ha coronato quest’oggi un’annata strepitosa, in cui ha vinto il titolo Nazionale e quello Europeo, oltre alle vittorie di tappa al Giro di Romandia, al Critérium du Dauphiné, Al Benelux Tour (in cui si è aggiudicato anche la classifica finale) e al successo nel Memorial Marco pantani. Il trionfo sul Velodromo di  Roubaix è la ciliegina sulla torta che premia una carriera in continua ascesa, vissuta prima da gregario e oggi da assoluto protagonista.

La sua storia nel professionismo inizia nel 2010, a vent’anni, vestendo la maglia della Colnago-CSF INOX con la quale disputa alcune frazioni da stagista. Il passaggio definitivo nel ciclismo che conta arriva due anni dopo, nel 2012, anno in cui Sonny corre il suo primo Giro d’Italia e veste per due giorni la “Rosa” grazie al successo nella cronosquadre. Il 2014 è l’anno della prima vittoria al Giro di Slovenia, a cui fanno seguito i trionfi al Memorial Pantani, al Giro dell’Appennino e alla Coppa Sabatini. Il CT azzurro Davide Cassani coglie il potenziale del corridore e convoca Colbrelli per i Mondiali di Ponferrada, che l’azzurro chiuderà al tredicesimo posto.

Nel 2017 viene ingaggiato dal Team Bahrain, squadra in cui Sonny si afferma definitivamente con il passare delle stagioni. Inizialmente ricopre il ruolo di gregario di lusso, corre tanti grandi giri in appoggio ai capitani lasciando in secondo piano l’interesse per le classiche e spesso e volentieri anche le sue ambizioni di vittoria in singole tappe. Nello scorso quadriennio riesce comunque a conquistare due Coppe Bernocchi, una Freccia del Bramante ed una Gran Piemonte oltre a qualche successo nelle frazioni di giri minori.

Il 2021 è l’anno dell’esplosione, coronata dalla vittoria che non ti aspetti al debutto sulle strade della Parigi-Roubaix. 31 anni non sono pochi, me se si guarda avanti i successi dell’uomo che è cresciuto da gregario per rinascere campione possono ancora essere molti. Grazie a Sonny Colbrelli il futuro del ciclismo azzurro oggi è ancora più roseo.

Foto: Lapresse

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