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Miriam Sylla: “Avevamo fame: attaccate dopo le Olimpiadi, abbiamo lottato e vinto dopo 12 anni”

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Miriam Sylla è la capitana dell’Italia che ha vinto gli Europei 2021 di volley femminile. La schiacciatrice ha contribuito al successo della nostra Nazionale alla Stark Arena di Belgrado, demolendo la Serbia per 3-1 in una finale davvero memorabile. L’attaccante ha fatto la differenza in questa rassegna continentale e ha avuto l’onore di alzare al cielo il trofeo, salendo sul gradino più alto del podio insieme alle compagne di squadra.

Miriam Sylla ha espresso tutta la sua soddisfazione attraverso le dichiarazioni rilasciate ai microfoni federali: “Le medaglie bisogna guadagnarsele e noi, nonostante tante cadute, abbiamo dimostrato che sono state delle lezioni. Siamo arrivate qui con tanta fame, abbiamo lottato e abbiamo conquistato questa vittoria. Complimenti a noi e al nostro gruppo. Mi avrebbe fatto troppo male non giocare questa partita, sia a livello personale che per il gruppo”.

La capitana ha poi concluso: “È un risultato che ci dà molta soddisfazione perché l’oro europeo che non arrivava da 12 anni. Dopo la sconfitta alle Olimpiadi siamo state attaccate da chi è a casa e nonostante tutto ci siamo rialzate, abbiamo lottato e dimostrato chi siamo”.

Foto: CEV

1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    7 Settembre 2021 at 14:05

    Senza nulla togliere al merito della nostra squadra, mi permetto un appunto personale su Miriam. A parte il pezzo di commento riportato nell’articolo, la nostra capitana ha parlato di “rivincita su chi critica da casa” e del fatto che “è facile criticare da casa”. Onestamente questo suo lato caratteriale non mi è mai andato giù. Ancora ai tempi di Bergamo non accettava critiche da nessuno (ricordo anche una risposta poco felice a Lucky in diretta tv) e da allora non è cambiata di una virgola. E’ vero che è facile criticare da casa, ma è anche vero che il supermercato dietro casa mia assume personale se non ti va di essere criticata. Il vostro lavoro è prendere a sberle una palla e tanto dovete fare, punto! Se nel mio lavoro sbaglio non vengo solo criticato, ma vengo ripreso ecc, solo che io non rappresento una nazione. Oggettivamente, alle Olimpiadi come hai giocato Miriam? Te lo dico io: da schifo! E come tale vieni criticata insieme ad una squadra che ha giocato anche peggio! Fine! Eri infortunata? Bene, dici all’allenatore che non puoi giocare o che non puoi essere convocata! E’ come rispondere: “non lo faccio mica apposta ad entrare in campo per giocare da schifo” (e vorrei anche vedere), ma devi lavorare sugli aspetti dove non sei fortissima, come ogni sportivo che si rispetti, traendo insegnamenti e segnalazioni da chi si rivolge a te in maniera più o meno diretta e non facendoti “montare la carogna” contro chi le critiche le ha mosse. Ad esempio: in battuta come andiamo? Da schifo! Ma andava da schifo anche a Bergamo e quanto tempo è passato? Anni. Sei migliorata? No. Cosa vuol dire questo? Che non lo fai apposta o che non accettando mai alcuna critica, non crescerai mai, nemmeno tecnicamente? Mi dispiace davvero dover scrivere queste cose, ma sinceramente, a qualcuno, un bel bagno di umiltà farebbe bene, anche quando si vince! Goditi la vittoria (meritatissima per altro!!!) e non pensare alle critiche, quelle mica le facciamo apposta…escono da sole non avendo niente da fare tutto il giorno tra un turno e l’altro del supermercato…

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