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Ginnastica, Simone Biles accusa l’FBI: “Hanno permesso gli abusi di Nassar, si sono voltati dall’altra parte”

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Simone Biles si è presentata davanti alla Commissione Giustizia del Senato per relazionare riguardo alle presunte negligenze dell’FBI di Indianapolis nell’indagine sulle accuse per gli abusi sessuali perpetrati da Larry Nassar, medico della Nazionale Statunitense di ginnastica artistica femminile e condannato a 176 anni di carcere per avere molestato circa 500 atlete, tra cui proprio Simone Biles.

La Reginetta indiscussa della Polvere di Magnesio ha puntato il dito contro un sistema che, a suo dire, “ha permesso per diverso tempo e voltandosi dall’altra parte“. La fuoriclasse americana ha pianto, accusando USA Gym di non essere stata capace di interrompere gli abusi. Aly Raisman, Campionessa Olimpica a Londra 2012 e Rio 2016, ha dichiarato: “Che senso ha denunciare un abuso se gli agenti dell’Fbi non agiscono?“. Simone Biles ha aggiunto: “Sembra davvero che l’FBI abbia chiuso gli occhi su di noi. Deve passare un messaggio importante, ovvero che se permetti a un abusatore di danneggiare dei minori, le conseguenze saranno immediate e pesantissime“.

In aula anche McMayla Maroney, Campionessa Olimpica a Londra 2012: “Hanno permesso a un molestatore di minori di rimanere libero per più di un anno e questa inazione ha consentito a Nassar di continuare con i suoi abusi“. Simone Biles è tornata dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 con al collo l’argento nella gara a squadre e il bronzo alla trave, restando fuori a lungo a causa dei Twisties che l’hanno fortemente debilitata. Tra pochi giorni inizierà un Tour di esibizione che la porterà in giro per tutti gli Stati Uniti d’America.

Foto: Lapresse

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