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Nuoto di fondo, Olimpiadi Tokyo: Gregorio Paltrinieri, impresa possibile nella 10 km? Poche carte da giocare

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I bilanci sono stati già fatti per l’Italia del nuoto in piscina, ma per Gregorio Paltrinieri l’avventura alle Olimpiadi di Tokyo ancora non è terminata. Il carpigiano, argento negli 800 stile libero e quarto nei 1500 sl, si cimenterà nella 10 km in acque libere (4 agosto alle 23.30 italiane, quando in Giappone sarà le 06.30 del 5 agosto) e dunque dalla vasca dell’Aquatics Centre passerà all’Odaiba Marine Park.

Se si valutasse Greg essenzialmente dai risultati recenti, sarebbe il favorito d’obbligo numero uno. Gli Europei di Budapest (Ungheria), autentica prova generale prima dei Giochi, avevano sentenziato che il fuoriclasse nostrano avesse compreso come vincere anche in una pratica diversa rispetto al gareggiare tra le corsie. I successi individuali nella 5 e nella 10 km e nella prova a squadre avevano portato a tre ori continentali strepitosi.

Purtroppo, però, la maledetta mononucleosi che l’ha colpito a un mese dalla rassegna a Cinque Cerchi ha cambiato le carte in tavola e per poter pensare di ambire al podio servirà una specie di miracolo. Gli elementi a sfavore di Paltrinieri sono concentrati su un punto: l’aumento della distanza comporta un dispendio energetico superiore e un allenamento incompleto non può avergli dato una base aerobica sufficiente per affrontare al meglio delle sue possibilità questa prova.

In che cosa allora può sperare Gregorio? In una gara non su ritmi sostenuti, in cui tutti vorranno un po’ guardarsi prima di muoversi. In sostanza, una prova tattica potrebbe sorridere all’azzurro perché, come gli Europei ci hanno dimostrato, la sua nuotata può consentirgli una buona resa in uno sprint lanciato a 200 metri dall’arrivo, come accaduto a Budapest nella 5 km.

Certo, si parla di un atleta con altra condizione psicofisica, ma è evidente che le possibilità per far saltare il banco siano molto poche e non ci sia troppa scelta.

Foto: LaPresse

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