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MotoGP, promossi e bocciati GP Stiria: Jorge Martin talento vero, la sicurezza sotto accusa

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Il Gran Premo di Stiria ha segnato il ritorno in azione della MotoGP dopo la lunga pausa estiva. La gara si è conclusa con la prima vittoria della carriera di Jorge Martin (Ducati), in quale  ha preceduto sul traguardo Joan Mir (Suzuki) e Fabio Quartararo (Yamaha). A bocce ormai ferme, andiamo a vedere chi sono i promossi e i bocciati della prima delle due gare disputate sul Red Bull Ring.

PROMOSSI

JORGE MARTIN – Viene il sospetto che se non si fosse infortunato a Portimao, avrebbe potuto essere in lotta per il Mondiale. D’altronde non va dimenticato come a inizio aprile a Losail abbia realizzato la pole position e chiuso sul podio la seconda gara della carriera nella classe regina. L’incidente in terra portoghese e il conseguente stop ne hanno condizionato in negativo il rendimento, ma dopo la pausa estiva lo spagnolo appare completamente ristabilito e i risultati si vedono. Non solo ha arpionato la propria maiden victory, ma ha regalato il primo successo di sempre anche al Team Pramac.

FABIO QUARTARARO – Si sapeva che su questa pista avrebbe dovuto correre in difesa e lui lo ha fatto egregiamente. Anzi, il ventiduenne francese ha addirittura guadagnato terreno sui rivali per il Mondiale, dimostrando grande concretezza e una solidità a lui sconosciuta nel 2020. La prestazione di ieri rappresenta l’ennesimo passo verso la conquista del titolo iridato 2021. El Diablo ha testimoniato di saper correre con intelligenza e sagacia, accontentandosi di un piazzamento di prestigio se necessario. Doti fondamentali per laurearsi Campione del Mondo.

HOLESHOT SUZUKI – Finalmente anche la Casa di Hamamatsu si è dotata del dispositivo che caratterizza quasi tutte le moto della classe regina. I risultati si sono visti immediatamente, tanto che Joan Mir ha disputato una prova maiuscola, inchinandosi solo all’imprendibile Martin. Viene da chiedersi cosa potrà combinare il Campione del Mondo in carica da qui a fine stagione, perché 51 punti di ritardo da questo Quartararo sembrano troppi. Cionondimeno, non si può escludere che l’innovazione tecnologica possa consentire a The Miracle di crescere di livello e togliersi diverse soddisfazioni nelle prossime settimane.

BOCCIATI

ZARCO, BAGNAIA & MILLER – Accomuniamo tutti e tre, perché chiaramente dotati di una moto potenzialmente vincente, che però non sono stati in grado di sfruttare. Il francese e l’italiano hanno sbagliato la scelta delle gomme (il primo ha puntato sulla soft al posteriore, il secondo invece ha montato una coppia di hard), mentre l’australiano è scivolato durante una dura bagarre. A Spielberg era imperativo recuperare terreno su Quartararo, che invece ha addirittura messo ulteriore fieno in cascina. Il francese si frega le mani, conscio di aver guadagnato punti in una tappa teoricamente favorevole ai rivali per il titolo, i quali devono invece leccarsi le ferite.

MARC MARQUEZ – Una domenica anonima, peccato perché il potenziale per avvicinare il podio c’era tutto, come testimoniato dal quinto posto di Takaaki Nakagami. Invece lo spagnolo si è perso in una serie di carenate con l’Aprilia di Aleix Espargaro, dovendosi accontentare di un anonimo ottavo posto appena davanti al fratello Alex. Non ci si aspettava certo di vederlo vincere come al Sachsenring, ma da un fuoriclasse come lui è lecito attendersi qualcosa in più.

LA SICUREZZA AL RED BULL RING – Agatha Christie diceva che tre indizi fanno una prova. Tra il 2020 e il 2021 abbiamo assistito a ben quattro incidenti paurosi in quel di Spielberg, dunque si può affermare che la pista per quanto bellissima, sia anche molto pericolosa. La domanda che bisogna porsi è se si può fare qualcosa per migliorare la sicurezza, affinché si possa correre con più tranquillità possibile. Di certo c’è che bisognerà affrontare l’argomento, pena prendersi un grosso spavento praticamente in ogni weekend di competizioni austriache.

Foto: MotoGPpress.com

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