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Formula 1

F1, perché Valtteri Bottas sarà penalizzato a Spa e chi potrà approfittarne per la seconda fila. Anche la Ferrari spera

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Anche a Spa-Francorchamps, come accaduto in Austria, il finnico Valtteri Bottas subirà una sanzione sulla griglia di partenza. Il portacolori della Mercedes dovrà scontare 5 posizioni al termine delle qualifiche in seguito all’incidente che lo ha visto protagonista durante il primo giro del Gran Premio di Ungheria.

Il compagno del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton è stato penalizzato dopo aver sbagliato la staccata alla prima curva dell’Hungaroring. Il portacolori di Mercedes è stato accusato dalla direzione gara per aver causato un incidente che ha escluso le due Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen oltre ai danni provocati alle McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo.

La carambola innescata da Bottas ha costretto i commissari ad esporre la bandiera rossa per ripulire il tracciato e spostare le monoposto coinvolte. La situazione pericolosa è costata al #77 del gruppo anche due punti sulla patente. Ricordiamo che dopo 12 punti un pilota perde automaticamente la manifestazione successiva.

Valtteri Bottas ha completato al secondo posto la seconda sessione del GP del Belgio piazzandosi alle spalle dell’olandese Max Verstappen (Red Bull). L’alfiere della Mercedes non dovrebbe aver difficoltà a recuperare in un tracciato in cui non è un problema superare. Il finlandese potrebbe essere aiutato anche dal meteo. Il rischio pioggia è alto per le qualifiche di domani e per la gara di domenica pomeriggio, una condizione non nuova per la mitica location di Spa-Francorchamps.

La sanzione di Bottas apre la porta alle due Ferrari ed alla McLaren. In seconda fila potrebbe accedere anche l’Alpine, squadra che ha vinto l’ultimo evento in quel di Budapest con il francese Esteban Ocon. Il quarto posto nella FP2 odierna dello spagnolo Fernando Alonso (Alpine) lascia sperare il marchio transalpino che cerca di recuperare punti in classifica contro la Rossa ed il marchio inglese.

Foto: LaPresse

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