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Formula 1

F1, Gerhard Berger sottolinea: “In Belgio si doveva correre!”

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Quanto accaduto nell’ultimo GP del Belgio, round del Mondiale 2021 di F1, fa discutere. L’assegnazione di metà dei punti in una gara che, alla fine della fiera, non ha avuto luogo ha portato tanti a storcere il naso. Sono piaciuti poco quei pochi giri dietro la Safety Car sul tracciato di Spa-Francorchamps in condizioni nelle quali era molto difficile guidare in sicurezza.

Una posizione interessante è quella dell’ex pilota di Ferrari e di McLaren Gerhard Berger che, nel corso di un’intervista concessa a Servus TV, ha esposto il proprio punto di vista: “La F1 deve imparare da quello che è successo. Vedere sui giornali una foto del podio con i trofei non è appropriato. La situazione era difficile, lo capisco, ma in fondo si trattava di decidere se guidare sotto la pioggia o no. Per esempio, gli americani hanno deciso che la Nascar non scende in pista in caso di pioggia“, le parole di Berger.

Il direttore di gara Michael Masi sta facendo un buon lavoro. È una questione difficile, con la sicurezza in gioco, ma non può accadere che i tifosi stiano seduti sotto la pioggia per dieci ore e non possano vedere nulla. È sempre più facile parlare il giorno dopo ma mi dispiace, la mia opinione è: se come pilota di F1 gareggi in gare sotto la pioggia, allora dovresti correre“, ha chiosato Gerhard.

Da questo punto di vista, per evitare problematiche future, il presidente della FIA, Jean Todt, ha deciso di parlarci un po’ su perché, qualunque sia l’opinione di ognuno, l’immagine di domenica è stata altamente negativa per il Circus.

Foto: LaPresse

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