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BMX Freestyle, Olimpiadi Tokyo: Logan Martin si conferma, Charlotte Worthington stratosferica. Assegnati i primi ori della disciplina

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La conferma e la sorpresa. La disciplina della BMX Freestyle ha consegnato le sue prime medaglie d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo: sono l’australiano Logan Martin e la britannica Charlotte Worthington a scrivere una pagina di storia di questo sport all’ Ariake Sports Park BMX Freestyle. 

Partiamo dalla gara maschile, con Martin che è riuscito a rispettare le aspettative essendo da mesi il principale favorito per il metallo più pregiato grazie ai suoi numerosi successi ai Mondiali. L’australiano aveva già messo le cose in chiaro nel turno preliminare, risultando l’unico a superare la media dei 90 punti; e anche in finale fa subito capire chi comanda, facendo subito registrare un 93.90 inavvicinabile per i suoi avversari.

Il venezuelano Daniel Dhers è secondo con il suo 92.05 della seconda prova, mentre il terzo gradino del podio è appannaggio del britannico Declan Brooks, che tiene dietro il costaricano Kenneth Tencio Esquivel per soli trenta centesimi di punto. Solo quinto il padrone di casa Rim Nakamura, che aveva chiuso secondo nella giornata di ieri, titolare di un 85.10 nella seconda run che lo tiene lontano dai primi tre posti.

In chiusura, la sorpresa. Relativa, poiché Wortinghton ha pur sempre in bacheca un titolo di campionessa europea e due bronzi mondiali negli ultimi due anni, ma non era considerata la favorita di giornata, ruolo che spettava di diritto alla statunitense Hannah Roberts, leggenda della categoria con tre vittorie in quattro edizioni dei Campionati Mondiali. E invece, l’ex chef di un ristorante messicano a Manchester tira fuori dal cilindro una prova meravigliosa, chiudendo un 360 backflip ed un frontflip che la spediscono davanti a tutte con un punteggio stratosferico di 97.50 nella seconda run, il punteggio più alto della storia della disciplina.

E così il peso passa tutto sulle spalle di Hannah Roberts, che pensava di avere l’oro in tasca con il 96.10 della prima manche. La statunitense però non è riuscita a migliorare il proprio punteggio, già ai limiti della perfezione, e deve accontentarsi della seconda piazza; il terzo posto è invece della svizzera Nikita Ducarroz, titolare di un buon 89.20 nella prima prova. In pratica, sul podio ci sono le tre dell’ultimo Mondiale: questa volta è la terza della classifica iridata a fare il gran numero ed a portarsi a casa un successo meritato ed emotivamente coinvolgente.

Foto: LaPresse

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