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Atletica, Olimpiadi Tokyo. La zampata nel lungo di Malaika Mihambo, campionessa all’ultimo respiro. Battute Reese e Brume

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La zampata di Malaika Mihambo mette d’accordo tutti nella finale del salto in lungo femminile. La tedesca, numero uno delle graduatore mondiali si prende tutto proprio all’ultimo salto, con 7 metri precisi e quasi 20 centimetri lasciati allo stacco, al termine di una gara combattutissima e vissuta quasi tutta sulla battaglia serratissima tra la statunitense Reese e la nigeriana Brume.

Ha faticato non poco a trovare i giusti meccanismi, Mihambo che, fino all’ultima rotazione di salti, era ferma al 6.95 del secondo tentativo, con qualche nullo di troppo, frutto di una rincorsa tutt’altro che magistrale. La campionessa, però, è in grado di ottenere il massimo anche quando non è al meglio e trova il salto vincente proprio nel finale, nonostante lo stacco tutt’altro che perfetto.

Alle sue spalle la statunitense Brittney Reese che vince la “battaglia delle seconde misure” con la nigeriana Ese Brume: entrambe le contendenti, rispettivamente prima e seconda fino a tre salti dalla fine della gara, saltano 6.97 ma Reese con 6.95 riesce ad avere la meglio per l’argento rispetto al 6.90 di Brume.

Restano giù dal podio con 6.91 la serba Ivana Spanovic, che questa specialità l’ha dominata per un certo periodo e l’ucraina Bekh-Romanchuk che disputa una gara molto simile a quelle delle ultime uscite in Diamond League: un solo salto buono, da 6.88 e una lunga serie di nulli che confermano quanto stia litigando in questo periodo con l’asse di battuta. Sesto posto per la statunitense Davis con 6.84, settimo per la australiana Stratton con 6.83, ottavo per la britannica Sawyers con 6.80.

Foto Lapresse

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