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Roland Garros 2021: Rafael Nadal è un uragano, Jannik Sinner cala alla distanza ed esce agli ottavi

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Niente rivincita per Jannik Sinner al Roland Garros. Ai quarti di finale ci va Rafael Nadal, che raggiunge quota 35 set consecutivi vinti a Parigi con il 7-5 6-3 6-0 che rifila all’altoatesino in due ore e 17 minuti. Un record, questo, che lo va a porre nuovamente su un piano più alto rispetto a Bjorn Borg, che prima di lui era l’incarnazione in persona del tennis su terra rossa. Si tratta del 104° match vinto su 106 sui campi parigini per il maiorchino, che ora avrà il remake della semifinale di un anno (anzi, nove mesi) fa con l’argentino Diego Schwartzman.

Che l’aria non sia delle migliori per Sinner lo si capisce subito: un paio di ace, pressione in risposta, una palla break, un dritto steccato dall’altoatesino ed è subito 2-0. L’azzurro non si scoraggia: un doppio fallo del mancino di Manacor gli regala una chance di rientrare, subito cancellata, ma sulla seconda occasione è proprio Nadal a mettere il dritto in rete e restituire il break. Sul 2-2 Sinner ha anche una grossa chance di 0-30, ma l’incrociato di dritto vicino alla rete finisce sulla racchetta di Nadal, che ribalta il concetto di vincente. Dal 30-15, però, la sequenza è questa: doppio fallo (il terzo), dritto largo, palla del 2-3 per Jannik, che tira un paio di dritti sulla riga e diventa l’uomo in vantaggio.

C’è subito un tentativo dell’iberico di recuperare immediatamente, ma Sinner con il dritto cancella tutto. Dopo alcuni turni di servizio innocui, l’azzurro gioca malissimo il decimo game, commettendo un doppio fallo sullo 0-40 per consentire a Nadal di risalire sul 5-5. Questo è solo il preludio all’ultimo assolo del numero 3 del mondo, che sale di livello, guadagna tre set point e, sul secondo, approfitta di un dritto lungo del suo avversario per chiudere 7-5. Un dato è particolarmente impressionante in relazione all’altoatesino: 3 soli vincenti, a fronte di 25 errori gratuiti (dato che, alla fine, salirà a 11-40).

Sinner non riesce a evitare che, nella salita di livello del 13 volte vincitore del torneo, arrivi anche un break all’inizio del secondo parziale, che Nadal si va a prendere ribaltando lo scambio con un gran dritto incrociato per poi chiudere a rete. Quello che segue è una specie di uragano provocato dal miglior interprete del rosso degli ultimi 16 anni, e con ottime probabilità anche della storia, che strappa di nuovo la battuta all’italiano a 15. Un sussulto dell’altoatesino arriva nel quinto game, quando va sul 15-30 e poi gioca la controsmorzata per la palla break. Il sesto doppio fallo dello spagnolo interrompe la sua sequenza di otto giochi di fila, il che rivitalizza Sinner. Il numero 2 d’Italia torna a spingere sia di dritto che di rovescio e, sul 4-2, ha l’opportunità di riprendersi anche l’altra metà dello svantaggio, ma Nadal trova una gran prima profonda che l’altoatesino non rimanda oltre la rete. Gli si presenta però un’altra chance: l’iberico gioca la palla corta, l’azzurro parte e indirizza il rovescio incrociato dove non può arrivare ed è 4-3. Un’altra serie di errori, però, regala il finale di set al suo avversario.

Si riparte con una nuova palla break che il maiorchino si guadagna col rovescio lungolinea vincente e che trasforma dopo un duro scambio con un dritto che si ferma esattamente all’incrocio delle righe. Di lì è un monologo da parte di Nadal, che non lascia scampo a un Sinner che appare scarico in termini di motivazioni residue, e cede per altre due volte il proprio turno di battuta. Sul 5-0 il suo tentativo è quello di non mollare, di non lasciare il Court Philippe Chatrier con un 6-0 sul groppone. Riesce anche a guadagnarsi una palla break, ma il destino è lì, segnato, e ha la forma di un uomo che sulla terra rossa non ha lasciato scampo che a due persone in vita sua, in terra francese. E dire che le prime in campo di Nadal sono state meno di quelle di Sinner (58%-66%), ma l’iberico ha mantenuto, su tutto il match, il doppio dei punti vinti con questa (81%-42%).

Foto: LaPresse

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