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Roland Garros 2021, Andreas Seppi si regala una bella impresa a 37 anni e dopo l’infiltrazione all’anca

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Per Andreas Seppi è dolce il ritorno sulla terra rossa del Roland Garros. Non se l’aspettavano in molti, e invece eccolo qui, il secondo turno a Parigi, figlio di una partita delle sue, di quelle che spiegano una volta di più quello che nel mondo del tennis tutti dovrebbero sapere: mai sottovalutare l’altoatesino.

Anche se è ormai lontano dal suo tempo migliore, il trentasettenne di Caldaro non ha mai mollato. Non lo ha fatto a inizio anno, quando ha cercato di ricostruire la classifica tramite i Challenger soprattutto italiani, e non lo ha fatto nemmeno quando ha effettuato l’ormai solita infiltrazione all’anca. A quest’ultima deve sottoporsi un paio di volte all’anno, fatto che lo costringe spesso a saltare dei tornei, e questa volta sembrava davvero che il Roland Garros fosse impossibile da disputare: si sarebbe fermato a 62 Slam consecutivi in tabellone.

Invece non solo è arrivato a 63, ma ha ricordato al tennis italiano che c’è ancora. Di più: ha eliminato uno dei giocatori più in vista della nuova generazione, quel Felix-Auger Aliassime ora allenato da Toni Nadal, ma da diverso tempo bloccato nella sua crescita tennistica (e resta da vedere quale sarà il futuro del canadese, perché finora la presenza al fianco dello zio di Rafael non è stata di particolare giovamento).

Particolare da non dimenticare: è l’uomo che ha battuto Rafael Nadal a Rotterdam 2008, Roger Federer agli Australian Open 2015, sfiorato la vittoria con Novak Djokovic al Roland Garros 2012, e che ancora nel 2018 non faceva sconti al tedesco Alexander Zverev sempre a Rotterdam e, nel 2019, al russo Karen Khachanov nella Kremlin Cup moscovita. Finché sono stati lui e Fabio Fognini a reggere, quasi da soli, le sorti del tennis italiano dopo il periodo di Filippo Volandri e Potito Starace, l’hanno fatto egregiamente. Gli è soltanto mancato, almeno finora, il quarto turno agli US Open, accarezzato eppure mai trovato.

Il tabellone non gli è nemmeno sfavorevole, perché di fronte a lui c’è il sudcoreano Soonwoo Kwon. E se è vero che quest’ultimo ha vinto l’unico precedente (non conteggiato ufficialmente dall’ATP) nelle qualificazioni a Cincinnati, è altrettanto vero che le sue superfici, per elezione, sono quelle rapide. Una notevole occasione per ripresentarsi al terzo turno di uno Slam, proprio quando non se l’aspettavano più in tanti. E, perché no, di ritrovare Matteo Berrettini.

Qualche dato in più vale la pena ricordarlo: Seppi, nel 2021, a livello ATP ancora non era riuscito a vincere. E dopo l’infiltrazione aveva giocato solo a Parma, finendo battuto dal vincitore del torneo, l’americano Sebastian Korda. Per l’altoatesino le cose nella vita sono cambiate (leggere alla voce nascita della figlia Liv), ma se il ruolino di marcia cominciasse ad andare nel verso giusto, allora la speranza di vederlo continuare almeno fino al 2022 non sarebbe in alcun modo peregrina. Parliamo, del resto, di un uomo la cui mentalità e la cui signorilità hanno fatto sì che potesse guadagnarsi il rispetto di tutti nel mondo del tennis.

Foto: LaPresse

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