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MotoGP, Johann Zarco: “Sarebbe fantastico vedere una tripletta Ducati. Dovremmo essere più forti di Yamaha sul passo”

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Johann Zarco ha cominciato alla grande la stagione 2021. I due secondi posti nel double header di Losail gli avevano addirittura consentito di prendere la testa del Mondiale, ma la caduta di Portimao e l’ottava piazza di Jerez de la Fronteira lo hanno fatto scivolare al quinto posto nella classifica iridata. Proprio per questo fatto, il trentenne francese cerca il riscatto nel suo Gran Premio di casa a Le Mans. Il sogno è quello di arpionare la prima agognata vittoria nella classe regina proprio sul suolo natio, regalando al contempo anche il successo al Team Pramac. Ecco quanto dichiarato dal veterano transalpino durante la conferenza stampa dei piloti del giovedì.

A Jerez ho fatto pochi punti e non sono stato all’altezza per il potenziale della Ducati, come hanno dimostrato Jack e Pecco, arrivando primo e secondo. La leadership di Pecco in campionato mi da’ una grande motivazione per fare un grande risultato qui in Francia. La nostro moto si adatta bene a questa pista, che ci sarà sicuramente più amica rispetto a quella di Jerez. Il nostro passo in Spagna era piuttosto interessante quindi non vedo l’ora di testare il nostro pacchetto qui a Le Mans. Peccato per l’assenza dei tifosi, anche se purtroppo ci stiamo facendo l’abitudine. È triste perché è sempre meno divertente, c’è meno fermento attorno al GP. Il rovescio della medaglia è che è più semplice restare concentrati esclusivamente sul lavoro da fare”.

Hai sottolineato come Le Mans sia un tracciato adatto a Ducati e i risultati del passato lo confermano. Considerando quanto Ducati è stata competitiva quest’anno, ti aspetti che possiate essere la moto da battere qui in Francia? Diciamo che sarebbe bello salire tutti e tre sul podio (coinvolge Bagnaia e Miller, presenti in conferenza stampa con lui, ndr). Sino a questo momento siamo saliti sul podio a turno, ma mai tutti e tre assieme. Da inizio stagione abbiamo dimostrato di poter stare davanti in gara. Un risultato del genere sarebbe fantastico per la Ducati, ma anche per noi, perché abbiamo un bello spirito collettivo e questo ci da’ anche una grande motivazione. Quindi incrociamo le dita!”

C’è grande incertezza per le condizioni meteo, quindi c’è la possibilità che si debba cambiare moto in corsa durante il Gran Premio. Come ti poni di fronte a questa possibilità. “In una gara flag-to-flag è sempre complicato scegliere il momento giusto per rientrare ai box e cambiare moto. Soprattutto qui a Le Mans, perché quando si entra in pit-lane c’è una curva molto stretta e quando piove è ancora più complicato affrontarla. Anche l’uscita dei box è piuttosto stretta. Quindi se dovessimo rientrare in tanti tutti assieme si rischia una situazione un po’ particolare”.

Invece, in caso di pista asciutta, quali sono le prospettive? “Non è una pista dove si può usare molto l’holeshot, c’è solo un punto dove poterlo fare. Secondo me il primo e il secondo settore sono favorevoli alla Yamaha, mentre noi dovremmo avere un vantaggio nel terzo e nel quarto. Io credo che sul giro secco saremo molto vicini, mentre dovremmo essere più forti sul passo gara. In ogni caso sarebbe importante stare davanti sin dalla partenza, perché penso che a quel punto sarebbe molto complicato sorpassarci”.

Qual è la curva più complicata del circuito? “Direi l’ingresso della chicane Dunlop, però la pista non ti aiuta perché va in senso opposto rispetto a come ti pieghi ed è molto semplice chiudere l’anteriore. Paradossalmente, sulla pioggia è meno complicato perché sei più cauto e pieghi di meno”.

Foto: MotoGPpress.com

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