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Masters 1000 Madrid: Matteo Berrettini vede svanire il sogno. Alexander Zverev rimonta e vince la finale

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Matteo Berrettini non riesce a vincere la sua prima finale in un Masters 1000 in carriera. Il titolo del Mutua Madrid Open lo conquista Alexander Zverev, che rimonta e batte l’azzurro con il punteggio di 6-7(8) 6-4 6-3, bissando la vittoria del 2018 e consolidando il suo ruolo di numero 6 del mondo in 2 ore e 40 minuti. L’italiano sarà nono nel ranking ATP a partire da domani, ma subisce la terza sconfitta in quattro confronti con il tedesco. Ora i due si ritroveranno, in zone ben lontane del tabellone, al Foro Italico di Roma per gli Internazionali d’Italia, dove il padrone di casa (a tutti gli effetti) esordirà martedì con il georgiano Nikoloz Basilashvili.

Il primo piccolo brivido lo corre Zverev, con il doppio fallo che lo manda sotto 15-30, ma dal quale si tira fuori con agio con le proprie mani. Nel game successivo, Berrettini si vede recuperare un vantaggio di 30-0, ma sul 30-30 gioca una buona seconda e comanda con il dritto. Si va però ai vantaggi, situazione in cui il romano è costretto a salvare, grazie ai suoi colpi fondamentali, una palla break, cancellata da una smorzata di dritto maestosa di Berrettini, che dopo qualche patema riesce a tenere la battuta. Il servizio l’azzurro riesce a strapparlo nel settimo gioco, vinto a 30 spingendo bene con il dritto. Il 4-3, però, non dura: qualche errore di troppo e sono subito due chance del controbreak, quelle che ha Zverev: la prima Berrettini l’annulla con un ace a 235 km/h, la seconda il tedesco la sfrutta girando lo scambio con il dritto.

Si arriva così, senza troppi ulteriori problemi, al tie-break, nel quale succede di tutto: l’italiano scappa sul 5-0, compie qualche errore di troppo e poi ha due set point sui quali sbaglia, prima di rovescio e poi di dritto. La battaglia si fa intensissima, Berrettini deve annullare un’occasione per il tedesco, che poi commette un fatale doppio fallo sull’8-8, seguito da una splendida prima esterna del numero 1 d’Italia: 10-8.

Il secondo set va avanti senza particolari brividi fino al 3-3, quando Berrettini parte male, dovendo rimontare da 0-30 nel quarto turno di servizio del parziale. C’è anche una palla break causata da un errore con il dritto, sventata in modo eccellente dal romano con l’aiuto del servizio. I problemi, però, continuano sul 4-4: finisce indietro 15-40, e un doppio fallo diventa fatale, perché manda Zverev a servire per allungare il match. L’azzurro lotta, riesce a rientrare sul 30-30, ma non riesce a evitare che il match si allunghi e vada al terzo parziale. Si tratta del primo nei confronti tra i due, così come il tie-break del set precedente non si era mai precedentemente verificato. Il tutto sotto il tetto del campo intitolato a Manolo Santana, chiuso per quella pioggia che, presente a inizio match, è poi andata via col tempo.

Zverev prende fiducia momento dopo momento, ma Berrettini è ancora lì, pronto a lottare: risale da 0-30 sull’1-1 con tanto di punto spettacolare vinto due volte nonostante un’eccellente difesa del tedesco. Uno dei punti di svolta lo si può trovare sul 2-1, quando il romano, che si è già visto annullare una palla break dal suo avversario che aveva compiuto in precedenza due doppi falli, sbaglia malamente il dritto che l’avrebbe portato ad avere una seconda chance del 3-1. Il risultato è che, pochi minuti dopo, il servizio glielo toglie Zverev, a causa di qualche altro errore con quello che normalmente è il colpo per eccellenza, insieme al servizio, del prossimo numero 9 del mondo. La lotta continua a esserci, ma nel punto a punto il tedesco si avvicina, pian piano, al successo, che ottiene al secondo match point, conquistato prendendo il comando dello scambio con il dritto. L’ultimo punto si risolve in un errore in larghezza di Berrettini, con il quale la Caja Magica chiude i battenti per il 2021.

Decisamente più ad alto rischio il tennis del giocatore italiano, all’interno del match: 32-50 il suo conto vincenti-gratuiti, 16-28 quello di Zverev. Com’è normale che sia, 22 i vincenti di dritto di Berrettini, come pure 29 gratuiti con lo stesso colpo. Nonostante i 7 doppi falli, alla fin dei conti è una seconda di poco più performante (55%-44%) a fare la differenza.

Foto: LaPresse

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