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Ciclismo

Giro d’Italia 2021: percorso seconda settimana e tutte le salite. C’è lo spettro dello Zoncolan!

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Dopo dieci tappe, il Giro d’Italia 2021 si concede una tregua di ventiquattro ore prima di intraprendere la sua seconda e decisiva metà. Si ripartirà domani, mercoledì 19 maggio, con l’undecima frazione, anzi, la Wine Stage, da Perugia a Montalcinocon molti tratti di strade bianche nel finale.

La Siena-Bagno di Romagna del giorno dopo, giovedì 20, presenta sì il Passo della Consuma e il Passo della Calla, ma questi GPM di seconda categoria sono lontani dal traguardo. Passata la Ravenna-Verona di venerdì 21, una frazione ad hoc per i velocisti, la Corsa Rosa entrerà nel vivo sabato 22 maggio con la quattordicesima tappa che presenta la ‘salita più dura d’Europa’, il Monte Zoncolan. La Grado-Gorizia di domenica 23 maggio invece, sarà la frazione di frontiera per eccellenza di questa edizione a confine tra Italia e Slovenia.

Infine, la seconda settimana terminerà lunedì 24 con la frazione regina da Sacile a Cortina d’Ampezzo, con addirittura 5700 metri di dislivello da affrontare in 212 chilometri del classicissimo tappone dolomitico tra Passo Fedaia, Montagna Pantani di questo Giro, il Passo Pordoi che sarà la Cima Coppi di quest’anno, e il durissimo Passo Giau, prima dell’arrivo a Cortina d’Ampezzo, sede delle Olimpiadi Invernali del 2026. 

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PERCORSO SETTIMANA DEL GIRO D’ITALIA 2021

Mercoledì 19 maggio – Undicesima tappa: Perugia-Montalcino (162 km)

Tappa molto impegnativa per l’altimetria che presenta quasi 2500 metri di dislivello, e per i 4 settori di sterrato che complessivamente propongono 35 chilometri di strade bianche negli ultimi 70. Il primo settore sarà quello di Torrenieri al chilometro 93,2. Superati Buonconvento e Bibbiano, si incontrerà il secondo settore sterrato di Castiglion del Bosco (km 110), nonché traguardo volante, che presenta un passaggio a livello prima di attraversare il torrente Ombrone.

Successivamente andrà affrontata la doppia scalata al Passo del Lume Spento, GPM di terza categoria quasi tutto in sterrato, che verrà affrontato da due versanti diversi. Il primo misura 13 chilometri al 3,6% con punte del 16% nella sua prima parte; tutto su strade bianche sino all’ultimo chilometro prima dello scollinamento. Si scenderà su Montalcino e alle porte della città si svolterà per Castelnuovo dell’Abate dove si trova il secondo traguardo volante, prima degli ultimi due settori sterrati. Dopo Tavernelle la strada salirà marcatamente fino a ritrovare il GPM del Passo del Lume Spento con i suoi 9,3 chilometri al 4,6% con picchi del 12% nella parte conclusiva su asfalto, per poi raggiungere quindi l’arrivo.

Giovedì 20 maggio – Dodicesima tappa: Siena-Bagno di Romagna (212 km)

Tappone appenninico che omaggia Alfredo Martini passando dalla sua Sesto Fiorentino, e Gino Bartali, a cui verrà intitolata la frazione che, tra l’altro, passerà dalla sua Ponte a Ema. La sua seconda parte è caratterizzata da un tris di salite: Monte Morello (km 85), un GPM di terza categoria lungo 7,6 chilometri al 6,6% di pendenza media, e punte del 19%, poi ci sarà il Passo della Consuma (km 132,6).

Questa è un’ascesa di seconda categoria di 17,1 chilometri al 5,7% e picchi del 10%, e infine un altro seconda categoria, il Passo della Calla (km 163,9) con i suoi 15,3 chilometri al 5,5% con un massimo del 9%. Il momento clou del giorno sarà il GPM di terza categoria del Passo del Carnaio (km 202,6)  lungo 10,8 chilometri al 5%, ma con alcuni tratti a gradoni molto impegnativi, e pendenze fino al 14% nella parte centrale sino a 10 chilometri dal traguardo. Seguirà quindi una discesa impegnativa fino agli ultimi 5 chilometri. Attenzione perchè ci sarà un falsopiano a salire dai 3500 metri all’arrivo.

Venerdì 21 maggio – Tredicesima tappa: Ravenna-Verona (198 km)

Tappa di pianura dedicata a Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario dalla morte. Si parte da Ravenna, dove riposa in Sommo Poeta, per percorrere tutta la pianura del Ferrarese, del Polesine e del Mantovano fino a Verona, dove Alighieri visse in esilio. Qui avverrà un più che probabile sprint di gruppo. Si transiterà anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia. Sono presenti due traguardi volanti: il primo a Ferrara, al chilometro 67,5, e il secondo a Bagnolo San Vito al chilometro 144,6. Finale totalmente pianeggiante.

Sabato 22 maggio – Quattordicesima tappa: Cittadella-Monte Zoncolan (205 km)

Prima delle tappe di alta montagna del secondo fine settimana, nonché grande sfida per la conquista della maglia rosa lungo la salita più dura d’Europa: il Monte Zoncolan. Quest’ultimo verrà anticipato da un’altra ascesa tutt’altro che semplice: Forcella di Monte Rest, posta a circa 60 chilometri dal traguardo, con 10,5 chilometri al 6%. Discesa, qualche mangia e bevi, e si entrerà nella Porta dell’Inferno che conduce al Monte Zoncolan. Siamo dal versante di Sutrio, quello affrontato per la prima volta nella Corsa Rosa. 14,1 chilometri all’8,9%, ma l’ultimo tratto oltre il 13% costantemente con punte che arrivano addirittura al 27%.

Domenica 23 maggio – Quindicesima tappa: Grado-Gorizia (147 km)

Tappa breve caratterizzata da un circuito transfrontaliero (Italia/Slovenia) di circa 40 chilometri. Ci sarà un avvicinamento pianeggiante fino a Sagrado, dove si scalerà il Monte San Michele, e si entrerà quindi in Slovenia a Mossa, km 60,8,  per immettersi nel circuito che presenta una ripida salita di circa 2 chilometri a Gornje Cerovo (km 66,8) classificata GPM di quarta categoria per tutti i tre passaggi. Quest’ascesa misura soltanto 1700 metri all’8,5% ma con punte del 15% in prossimità dello scollinamento.

In questo circuito ci saranno anche diversi altri saliscendi abbastanza impegnativi. Dopo il terzo passaggio al GPM si rientrerà in Italia da San Floriano del Collio, per poi attraversare la parte Nord di Gorizia e rientrare in Slovenia e attraversare Nova Gorica. Gli ultimi 5 chilometri sono in parte in Slovenia e in parte in Italia. Dopo Piazza Europa, a 4350 metri dal traguardo, si scalerà un strappo di circa 1 chilometro con pendenze fino al 14%, seguito da una discesa impegnativa che riporta in Italia. Nell’ultimo chilometro va segnalato un breve tratto in pavé. Rettilineo finale di 300 metri interamente su asfalto.

Lunedì 24 maggio – Sedicesima tappa: Sacile-Cortina d’Ampezzo (212 km)

Eccoci arrivati alla tappa più dura del Giro d’Italia 2021, con 5700 metri di dislivello e tanti durissimi saliscendi per la frazione regina di questa Corsa Rosa: il tappone dolomitico per eccellenza. Praticamente in partenza non si potrà star tranquilli. Si salirà al Cansiglio attraverso il Passo de La Crosetta (km 25) da Vittorio Veneto. Questo è un GPM di prima categoria di 11,6 chilometri al 7,1%. Un centinaio di chilometri di saliscendi e gallerie porterà alla parte decisiva del giorno.

Prima del gran finale ci saranno i due traguardi volanti del giorno: Agordo al chilometro 90,9, e Sottoguda al chilometro 119. Da qui si salirà verso Montagna Pantani di questo Giro, il Passo Fedaia, di 14 chilometri al 7,6%. Neanche il tempo di scendere che si risalirà verso la Cima Coppi di questa edizione, il Passo Pordoi, a 2239 metri, con 11,8 chilometri al 6,8%. Non è finita qui: discesa, breve tratto di fondovalle e l’ultima asperità, il Passo Giau, durissimo, con 9,9 chilometri al 9,3%. Occhio anche alla discesa che porterà alla Perla delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo, la città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali.

Foto: Lapresse

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