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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Joao Almeida rientra in top10 con un attacco da lontano. Il portoghese paga la crisi di Sestola

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La sedicesima tappa da Sacile a Cortina d’Ampezzo, al netto dell’estremo taglio che ha eliminato Passo Fedaia e Passo Pordoi, ha detto comunque tanto per la classifica generale. Egan Bernal è sempre più leader del Giro d’Italia 2021, Damiano Caruso è solidissimo e meritatamente secondo alle spalle del colombiano, e con lui si prospetta una gran bella lotta per il podio con corridori come Hugh Carthy, Aleksandr Vlasov, Simon Yates, Giulio Ciccone e Romain Bardet tutti in un minuto e venti. Ma la frazione di oggi ci ha anche riconsegnato un gran bell’attore per quest’ultima settimana, il portoghese Joao Almeida.

L’uomo della Deceuninck-Quick Step si è riscoperto protagonista in questa giornata: andato in fuga sin dal mattino, si è dimostrato uno degli uomini più pimpanti in corsa. Purtroppo per lui non è riuscito a resistere al ritorno di Bernal ma ha dato comunque prova di esserci, rimanendo in scia ai migliori e chiudendo sesto al traguardo, assieme a Hugh Carthy e Giulio Ciccone, due uomini che ad oggi possono dire la loro per il podio.

Con questa prestazione, il portoghese è tornato in auge anche per il discorso classifica generale, issandosi fino al decimo posto a 10’01’’ dalla maglia rosa; un piazzamento in top 10 che sembrava lontanissimo dopo il quarto giorno di gara, quando a Sestola, prima tappa di montagna del Giro, perse subito il contatto dal gruppo principale e arrivò a quasi sei minuti dal vincitore di giornata Dombrowski, a quattro minuti e venti secondi dai migliori di giornata Bernal, Ciccone, Landa, Vlasov e Carthy.

Quella frazione, unita all’ottimo inizio del compagno Remco Evenepoel, che sembrava avere la gamba giusta per arrivare fino in fondo alla Corsa Rosa, hanno fatto sì che il team di Patrick Lefevere scegliesse il belga come capitano ‘retrocedendo’ Almeida a suo luogotenente. Per la prima metà di Giro la tattica ha pagato, ma da Montalcino in poi il giovane fenomeno ha subito le scorie dell’inattività, perdendo sempre più contatto.

Il portoghese ha accettato a fatica il dover trainare il suo compagno nei momenti difficili, accumulando così altro ritardo tra la tappa dello sterrato e lo Zoncolan di sabato. Quest’oggi però i rapporti di forza sono cambiati, con Evenepoel definitivamente naufragato sul Giau mentre Almeida veleggiava tranquillamente nelle posizioni di testa riprendendosi i galloni di capitano sul campo. Rientrato in top 10, ora l’obiettivo sarà rosicchiare qualche altra posizione: difficile, con Foss, nono, ad 1’41’’ e Daniel Martinez che può gestire quasi tre minuti di margine. Ma il quarto classificato del Giro 2020 ci proverà comunque, per farsi rimpiangere un altro po’ dalla Deceuninck-Quick Step, che ha scelto di puntare su altri cavalli per il futuro.

Foto: LaPresse

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