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Ciclismo, Egan Bernal: “Vincere il Giro mi ha ridato le motivazioni che mi mancavano: sono tornato!”

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Meno di 24 ore fa Egan Bernal chiudeva trionfante, sorridente ed a braccia alzate la cronometro di Milano, che andava a sancire in maniera definitiva la sua vittoria nel Giro d’Italia 2021. Una maglia rosa portata con grande orgoglio e pieno merito dal fuoriclasse della Ineos Grenadiers che, con quella esultanza, ha fatto capire a pieno cosa stesse covando dentro di sé. Non una semplice vittoria sportiva, ma qualcosa che andava a sbloccarsi anche dentro di lui.

Il colombiano ha sentito in maniera particolare questa Corsa Rosa che, come ben sapeva, si sarebbe dipanata in tre settimane durissime. Un successo che lo ripaga dopo tanti mesi complicati, dopo il ko al Tour de France 2020 e, soprattutto, dopo i problemi alla schiena. A soli 24 anni per Egan Bernal questo suo percorso nel Bel Paese ha riassunto in sé tante emozioni, che ha raccontato con grande sincerità al termine dei festeggiamenti in Piazza Duomo a Milano, quando ha potuto alzare al cielo il Trofeo Senza Fine.

“Questa vittoria mi dà modo di ritrovare le motivazioni ed il divertimento per questo sport che, sinceramente, avevo perso dopo aver vinto il Tour de France 2019 a soli 22 anni – spiega e Cyclingnews.com – I problemi che ho affrontato gareggiando nel 2020 e 2021 sono stati numerosi, ma sto lottando per essere di nuovo ai massimi livelli, dopo che il tutto era andato ben oltre il semplice infortunio alla schiena”.

Secondo il colombiano, infatti, aggiudicarsi la Grande Boucle così presto, non è stato semplice da metabolizzare:Quando ti succede un avvenimento simile, la pressione a livello personale cresce a dismisura di pari passo con l’incertezza che un trionfo di tale portata, così precoce, aveva creato dentro di me. Solamente quando ho iniziato la battaglia per vincere il Giro d’Italia in queste settimane, ho sentito davvero di avere ritrovato quel che avevo smarrito. Ho riscoperto le sensazioni giuste, le motivazioni che mi servivano. Ora lo posso dire: sono tornato”.

Il portacolori della Ineos prosegue nel suo racconto a cuore aperto: “Gestire la vittoria del Tour del France è stato veramente difficile, più complicato che vincerlo, ve lo posso assicurare. Trionfare al Giro, anche per questo motivo, è meraviglioso, una esplosione di tantissime emozioni. Ad  ogni modo mantengo i piedi ben saldi al terreno, ci sono tanti altri ciclisti che sono fortissimi e non vedo l’ora di sfidarli nei prossimi mesi”.

Foto: Lapresse

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