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Biathlon, Coppa del Mondo Östersund 2021. Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi cercano un ultimo acuto prima del letargo estivo

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La stagione 2020-21 del biathlon è giunta al proprio atto conclusivo. Questa settimana si sarebbe dovuto gareggiare a Oslo, ma quando a febbraio la Norvegia ha deciso di rinunciare all’organizzazione di qualsiasi appuntamento di carattere internazionale, l’Ibu si è vista costretta a trovare un’alternativa. La ricerca è stata brevissima, poiché l’organo di governo della disciplina ha rapidamente affidato il recupero della tappa finale a Östersund. Dunque, l’impianto svedese si è visto (ri)assegnare una tappa dopo aver perso quella originariamente programmata a inizio dicembre, trasferita a Kontiolahti per ridurre al minimo gli spostamenti.

La Coppa del Mondo assoluta è già stata vinta matematicamente da Tiril Eckhoff, cionondimeno le ultime prove della stagione non saranno prive di interesse. Infatti la norvegese ormai gareggia contro la storia e, nel weekend, avrà l’opportunità di migliorare un record apparentemente imbattibile. Durante l’inverno corrente, la trentenne di Bærum ha raccolto 12 vittorie. In passato solo Magdalena Forsberg seppe fare di meglio, spingendosi a quota 14 nell’annata 2000-01. Pertanto, considerando come manchino ancora 3 competizioni, la norsk ha la possibilità di issarsi dove nessuna ha saputo fare in passato.

Come se non bastasse, Eckhoff ha vinto le ultime 6 sprint e gli ultimi 5 inseguimenti disputati. Dunque, potrebbe allungare entrambe le strisce vincenti. Nel primo caso si tratta già di primato assoluto. In tema di pursuit, invece, Tiril è attualmente appaiata a due sequenze di 5 già realizzate da Forsberg. Un’ulteriore affermazione le consentirebbe, quindi, di firmare un filotto mai visto prima in tale format.

Per quanto riguarda le Coppe di specialità, invece, rimane aperta solo quella della mass start. Infatti quella dell’individuale è già andata a Dorothea Wierer e Lisa Theresa Hauser ex aequo, mentre Eckhoff ha matematicamente messo le mani su quelle di sprint e inseguimento. La partenza in linea è invece affare ben più complicato, in quanto il pettorale rosso è attualmente indossato dalla francese Julia Simon, la quale è certa di portarsi a casa il trofeo se dovesse chiudere sul podio la gara di domenica 21. Tuttavia, oltre alla transalpina, ci sono ben sei donne in grado di sovvertire le gerarchie (si tratta di Marte Røiseland-Olsbu, Hauser, Eckhoff, Franziska Preuß, Hanna Öberg e Ingrid Tandrevold). La situazione è ingarbugliata e potrebbe risolversi in diversi modi.

Le nevi di Östersund sono state palcoscenico di gare del circuito maggiore femminile per la prima volta nel marzo del 1989. Sino al XXI secolo è stata una presenza occasionale, tramutandosi poi in tappa fissa con l’avvento del III millennio.
Finora nel capoluogo dello Jämtland si sono disputate 67 gare femminili individuali di primo livello (20 quindici km, 26 sprint, 18 inseguimenti, 3 mass start), di cui otto con valore iridato, divise tra le edizioni 2008 e 2019.

Sono ben quaranta le atlete riuscite a imporsi in almeno una competizione. Fra di esse spicca la norvegese Tora Berger, capace di raccogliere 5 successi (uno nel 2009, uno nel 2011 e tre nel 2012).
Sono invece cinque le donne in attività ad aver primeggiato da queste parti. Fra di esse hanno ottenuto 3 affermazioni Dorothea Wierer (una nel 2015, una ai Mondiali 2019, una nel dicembre 2019) e Denise Herrmann (due nel 2017, una ai Mondiali 2019). Si sono inoltre imposte 1 volta Tiril Eckhoff (2014), Hanna Öberg (Mondiali 2019) e Justine Braisaz (dicembre 2019)

Guardando invece ai podi, sono diciassette le biathlete tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Östersund. La graduatoria è capitanata da Dorothea Wierer, la quale si è sempre trovata benissimo a Östersund.
6 (3-1-2) – WIERER Dorothea [ITA]
4 (3-0-1) – HERRMANN Denise [GER]
4 (1-2-1) – BRAISAZ Justine [FRA]
3 (0-1-2) – PIDHRUSHNA Olena [UKR]
3 (0-1-2) – DZHIMA Yuliia [UKR]
2 (1-1-0) – ECKHOFF Tiril [NOR]
2 (0-1-1) – SEMERENKO Valj [UKR]
2 (0-1-1) – RØISELAND-OLSBU Marte [NOR]
1 (1-0-0) – ÖBERG Hanna [SWE]
1 (0-1-0) – SANFILIPPO Federica [ITA]
1 (0-1-0) – VITTOZZI Lisa [ITA]
1 (0-1-0) – YURLOVA-PERCHT Ekaterina [RUS]
1 (0-0-1) – GWIZDON Magdalena [POL]
1 (0-0-1) – GLAZYRINA Ekaterina [RUS]
1 (0-0-1) – HILDEBRAND Franziska [GER]
1 (0-0-1) – DAVIDOVA Marketa [CZE]
1 (0-0-1) – SIMON Julia [FRA]

Ragionando invece per nazione, si evince come a Östersund la Germania sia diventata nel corso dell’ultimo decennio il movimento più blasonato, scavalcando la Russia, che un tempo da queste parti era potenza egemone, prima di sprofondare in una perdurante crisi. Va sottolineato l’incredibile dato relativo all’Ucraina, in grado di salire tredici volte sul podio, ma ancora incapace di vincere!
37 (15-7-15) – GERMANIA
32 (10-13-9) – RUSSIA
27 (11-12-4) – NORVEGIA
16 (3-9-4) – FRANCIA
14 (6-4-4) – SVEZIA
13 (5-4-4) – BIELORUSSIA
13 (0-5-8) – UCRAINA
12 (4-3-5) – FINLANDIA
10 (3-4-3) – ITALIA
7 (3-1-3) – REP.CECA
6 (1-1-4) – BULGARIA
3 (2-1-0) – SLOVACCHIA
3 (1-1-1) – SLOVENIA
2 (1-1-0) – CINA
2 (1-0-1) – POLONIA
2 (1-0-1) – URSS
2 (0-1-1) – CANADA

Come si può notare, in campo femminile l’impianto svedese è amico dell’Italia, che qui si è tolta grandi soddisfazioni raccogliendo complessivamente 3 vittorie e 10 top-three, otto delle quali sono arrivate in tempi recenti.

In tal senso gran parte del palmares azzurro è stato costruito da Dorothea Wierer, capace di ottenere tutti i successi e sei podi. In rigoroso ordine cronologico, l’altoatesina ha concluso terza l’inseguimento del 7 dicembre 2014, prima la quindici km del 3 dicembre 2015, seconda l’inseguimento del 6 dicembre 2015, terza l’inseguimento del 4 dicembre 2016, si è messa al collo l’oro iridato nella mass start del 17 marzo 2019 e, infine, ha chiuso prima la sprint dell’1 dicembre 2019. In altre parole, alla trentenne di Rasun-Anterselva manca solo l’inseguimento per imporsi in tutti i format.

In precedenza erano arrivati anche due podi di Nathalie Santer, che nel lontano 1993 si piazzò seconda nell’individuale dell’11 marzo e terza nella sprint del 13.
Inoltre non va dimenticato come Federica Sanfilippo abbia ottenuto qui il miglior risultato della propria carriera, concludendo seconda la sprint del 5 dicembre 2015.
Infine Lisa Vittozzi si è fregiata della medaglia d’argento iridata nell’individuale del 12 marzo 2019.

FOTO: La Presse

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