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Basket: Trento, crocevia per i quarti di EuroCup contro il Partizan Belgrado

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Il paradosso dell’Aquila Basket Trento è tutto in una questione: se in campionato è in zona caldissima, a pari punti con Cantù a quota 12 e davanti solo a Varese, ferma a 10, in EuroCup potrebbe agguantare i quarti di finale. Snodo fondamentale, in questo senso, è la sfida di domani sera alle 20, valevole per la quinta giornata delle Top 16, con il Partizan Belgrado. All’andata il punteggio è stato piuttosto truculento in favore del club serbo: 71-43, con il nulla intorno a JaCorey Williams e un secondo quarto da soli 4 punti.

In termini di situazione nel girone, entrambe le squadre sono a quota 2 vittorie e 2 sconfitte, e tutte e due possono centrare la qualificazione già oggi, ma non possono contare soltanto sulle proprie forze. Dipendono, infatti, dal Boulogne Metropolitans 92, o meglio da una vittoria del club francese contro il Lokomotiv Kuban. Il risultato non sarà ancora noto ai giocatori in campo alla BLM Group Arena, perché questo match, a differenza di quello trentino, inizia alle 18:45. Ove la squadra parigina dovesse vincere, allora Trento potrebbe andare ai quarti in caso di vittoria di più di 28 punti nei 40 minuti (dunque senza supplementari, discriminante utilizzata anche in Eurolega), eliminando così il Partizan. Allo stesso modo, e fatta salva la prima condizione, gli uomini di coach Saso Filipovski (ex Virtus Roma) avanzeranno in caso di successo. Ogni altra combinazione rinvia il verdetto all’ultima giornata.

Per la Dolomiti Energia c’è necessità di riscatto, soprattutto dopo la sconfitta patita in quel di Cremona, maturata nonostante i 57 punti in tre di Gary Browne, Williams e Luke Maye. Una delle chiavi può arrivare dal tiro da tre: ben oltre il 40% nelle vittorie, al 24% nelle sconfitte. Molto sarà affidato ancora ai big three USA, con necessità però di un contributo importante tanto da Jeremy Morgan quanto, soprattutto, da Kelvin Martin, che finora ha brillato davvero poco a parte qualche sporadica prestazione. Coach Lele Molin presenta così alcune note importanti: “La prima priorità per noi deve essere riuscire a rispondere alla fisicità dei lunghi avversari: lo abbiamo visto anche nel match di andata, il loro reparto interni è davvero di alto livello per fisico e tecnica, con Rashawn Thomas, Eric Mika, Will Mosley e anche l’esperto Velickovic. Per noi sarà fondamentale limitare il loro impatto in termini di punti in area e rimbalzi: per farlo dovremo giocare una partita di grande prontezza e aggressività, in cui sarà necessario mettere in campo molto di più di quanto mostrato a Cremona in campionato“. Thomas, Mika e Mosley, peraltro, sono giocatori che il campionato italiano l’hanno conosciuto, rispettivamente a Sassari, a Brescia e Pesaro e a Trieste (va detto che Mosley ha giocato per diversi anni, dal 2012 al 2018, in A2)

Il Partizan giocherà a suo modo una partita anche particolare dal punto di vista emotivo: se n’è andato ieri, a causa del Covid-19, Milenko Savovic, per 12 anni capitano del club bianconero quando vi giocava da centro e poi direttore sportivo. Con lui in campo, sono arrivate tre Coppe Korac. Ma anche sul fronte agonistico le cose non saranno semplici: in ABA Liga, infatti, la squadra arriva da cinque sconfitte consecutive, e in generale anche a causa di queste naviga a metà di una classifica guidata dal Mornar Bar. In sostanza, le premesse perché Trento possa cogliere la sua seconda vittoria in sei confronti, tutti avvenuti negli ultimi tre anni. Da sottolineare anche il crollo verticale delle percentuali da tre: era oltre il 37% in regular season, supera di poco il 30% in Top 16.

Credit: Ciamillo

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