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America’s Cup, violento terremoto in Nuova Zelanda. Nuovo rischio tsunami

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Sono ore drammatiche per la Nuova Zelanda. Se negli ultimi giorni le autorità governative avevano lavorato a fondo per evitare il nuovo proliferare della pandemia, si profila ora uno spettro ancor più spaventoso. E’ stata infatti registrata una violenta scossa di terremoto di magnitudo 7,2, con epicentro nell’Oceano Pacifico, a 180 km a nord-est dalla città di Gisborne. Il sisma è avvenuto alle 2.27 (ora locale) e ad una profondità di 10 km.

Immediatamente è stata diramata l’allerta tsunami dall’Agenzia Nazionale delle emergenze. 52000 persone hanno riferito di aver avvertito il terremoto in tutto il Paese. Sono state messe in allerta per inondazioni le località da Cape Runaway a Tolaga Bay. Tutte le persone che si trovino in un raggio di 300 km dall’epicentro sono state invitate a dirigersi verso l’entroterra.

Spero stiate tutti bene là fuori, specialmente sulla costa orientale che ha sentito tutta la forza del terremoto“, il tweet di Jacinda Ardern, premier della Nuova Zelanda.

Secondo l’Agenzia Nazionale delle emergenze l’attività dello tsunami potrebbe durare per diverse ore. Peraltro è stato annunciato che il piano di evacuazione ha la precedenza rispetto alle misure restrittive per il Covid-19: ricordiamo infatti che ad Auckland è in vigore un lockdown di livello 3, mentre nel resto della Nuova Zelanda vige un’allerta 2.

A questo punto è possibile che l’America’s Cup di vela possa subire ulteriori slittamenti. L’auspicio, in questo momento, è che la situazione si risolva nel migliore dei modi. OA Sport è vicina al popolo neozelandese.

AGGIORNAMENTO 21.30

Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 8.1 è stata registrata al largo della Nuova Zelanda presso le isole Kermadec. Diramata anche un’allerta per un possibile tsunami, l’agenzia neozelandese per la gestione delle emergenze in un tweet ha invitato chi abita vicino alla costa a spostarsi immediatamente verso le zone interne e lontane dal mare. È atteso l’arrivo di onde di 1-3 metri in Polinesia francese e di 0,3-1 metro nelle isole Figi, Cook, Samoa americane, Pitcairn, Wallis e Futuna, Tonga, Niue, Salomone, sulle coste di Nuova Zelanda, Australia, Nuova Caledonia e su quelle pacifiche americane dal Messico a Cile.

AGGIORNAMENTO 17.30 

La Protezione civile afferma che il pericolo tsunami è cessato e le persone possono tornare a casa.
Sulla base degli attuali pareri scientifici e delle informazioni provenienti dagli indicatori di tsunami costieri, non vi è più una minaccia per le aree terrestri. Le persone che hanno evacuato possono ora tornare a casa“, il comunicato ufficiale.

Foto: Luna Rossa Press

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