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Il 2021 di Matteo Berrettini comincia ad Antalya, parte la scalata verso l’Australian Open

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La stagione 2021 del tennis mondiale ricomincia ad Antalya e Delray Beach. La Turchia e la Florida solo i due luoghi che ospiteranno i primi tornei del nuovo anno per scaldare i motori in vista dell’Australian Open, che si terrà dall’8 al 21 febbraio. Il torneo turco vede un parterre abbastanza nutrito di tennisti italiani, ben cinque, capitanati da Matteo Berrettini, che vestirà anche il ruolo di prima testa di serie del tabellone.

Il tennista romano ha passato un 2020 al di sotto delle aspettative. Diciamoci la verità, le prestazioni dell’anno precedente, culminate con le semifinali dell’US Open e la partecipazione alle ATP Finals avevano aumentato le aspettative su di lui, inerpicatosi fino al numero 8 al mondo. Invece la sua annata è stata la classica ‘senza infamia e senza lode’, condizionata anche dalla ricerca spasmodica della migliore condizione. Tra infortuni vari e la pausa forzata a causa del Covid-19 proprio quando sembrava aver recuperato dai problemi ad addominali e caviglia dei primi mesi dell’anno, Berrettini ha disputato solo quindici partite, vincendone nove e raggiungendo come miglior risultato i quarti di finale agli Internazionali d’Italia, risultato che poteva essere anche migliore con un po’ di lucidità in più nel finale di match contro Casper Ruud. Il dato però è poco incoraggiante: quindici partite in dodici mesi, per un giocatore che, a sua detta, ha bisogno di giocare per sentirsi meglio con il proprio corpo, sono davvero poche.

Matteo Berrettini non scende in campo dal Master di Parigi-Bercy, esattamente dallo scorso 3 novembre, quando la sua brutta copia perdeva al terzo set contro Marcos Giron. Quella partita arrivava dopo un’altra assenza di un mese, questa volta per un problema al piede sinistro che lo aveva costretto alla resa a Vienna. L’auspicio principale è che il numero 10 al mondo si sia presentato ad Antalya in forma crescente, che sia riuscito a ricaricare le batterie e allo stesso tempo a riprendere confidenza con il proprio gioco. D’altronde lo stesso Matteo è consapevole che il suo 2020 non gli ha visto esprimere il suo livello di gioco. Il suo obiettivo è ritrovarsi, partendo dalla Turchia e mostrarsi in tutto il suo splendore all’Australian Open.

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Foto: Lapresse

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