Seguici su

Sci Alpino

Sci alpino, quando Kristian Ghedina era il Signore dalla Saslong in Val Gardena

Pubblicato

il

La Coppa del Mondo maschile di sci alpino fa tappa nel fine settimana in uno dei templi della velocità del Circo Bianco, la Saslong della Val Gardena. Una pista storica, una delle discese più belle e tecniche del circuito mondiale, con alcuni passaggi iconici come le “Gobbe del cammello” solo per citare quello forse più famoso. L’ultima vittoria italiana in Val Gardena è datata addirittura 2008 (Werner Heel in superG) e bisogna ancora andare più indietro nel tempo se si vuole trovare l’ultimo successo in discesa, firmato da Kristian Ghedina, ribattezzato il “Signore della Saslong”.

Un rapporto davvero speciale quello tra la Val Gardena e il campione azzurro, che centrò proprio sulla Saslong il suo primo podio della carriera in Coppa del Mondo. Era il 1989 e a soli 20 anni Ghedina riuscì a conquistare il terzo posto in discesa alle spalle di Pirmin Zurbriggen e Franz Heinzer, in una gara con quattro svizzeri tra i primi cinque.

La prima vittoria in Val Gardena arrivò nel 1996. Un successo conquistato davanti al francese Luc Alphand e all’austriaco Josef Strobl. Due anni dopo il nativo di Cortina replicò quel fantastico successo imponendosi davanti al norvegese Lasse Kjus e all’austriaco Werner Franz.

Dieci anni dopo il primo podio, Kristian riuscì a trionfare in una discesa epica, calando il tris. Un dominio assoluto quello del nativo di Cortina, che vinse con oltre un secondo di vantaggio sull’austriaco Josef Strobl e sul canadese Ed Podivinsky, in una discesa che vide giù dal podio sciatori del calibro di Fritz Strobl, Stephan Eberharther ed Hermann Maier

Il giorno dopo uno storico bis sfumò per soli undici centesimi. Infatti Ghedina chiuse al secondo, ancora in discesa, dietro all’austriaco Andreas Schifferer, con Hermann Maier che giunse terzo. L’apoteosi per l’Italia ci fu il 14 dicembre 2001, quando sul podio salirono due azzurri. Su quello più alto ci salì Ghedina, mentre al terzo posto si classificò Kurt Sulzenbacher, con il norvegese Lasse Kjus in mezzo ai due compagni di squadra.

Ricordi che restano nella storia dello sci azzurro per una leggenda come Kristian Ghedina. La speranza ora che Dominik Paris e compagni possano ripercorrere le orme del campione di Cortina, spezzando questo tabù e riportando nuovamente l’Italia su quel più alto gradino del podio tanto atteso.

 

foto: LaPresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *