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Sci Alpino
Sci alpino, Coppa del Mondo maschile: Italia, un podio a Capodanno come nel 1997-1998. Ma Paris e Vinatzer…
Cenni di risveglio per la Nazionale italiana maschile di sci alpino, al calar delle tenebre dell’anno solare 2020. Gli azzurri si aggrappano a Dominik Paris e Paris (come Innerhofer) risponde da campione, qual è. Al 31 dicembre 2020 i maschietti di casa nostra si ritrovano con un solo podio in Coppa del Mondo su tredici gare disputate, a fronte di 3 vittorie, 10 podi, 17 piazzamenti tra le prime dieci e 2 pettorali rossi (Brignone&Goggia) delle ragazze. Ma i due circuiti non sono paragonabili, la concorrenza a livello maschile è tremenda.
E, soprattutto, l’Italia potrà rialzare la testa da gennaio in avanti avendo ritrovato subito un Vinatzer al top nonostante l’operazione di appendicite e con un Dominik Paris che andava ovviamente atteso dopo l’infortunio al ginocchio destro. Insomma, c’erano di mezzo anche questioni legate a stop per problemi fisici o rientri dopo riabilitazioni. Vinatzer, Paris, Innerhofer: tre campioni. Il primo in ascesa, gli altri già affermati. Certo, Vinatzer è l’unico vero grande talento giovanile maschile italiano, dietro si aspettano nuovi prospetti quanto meno in gigante e almeno uno che faccia dormire sonni tranquilli in velocità quando Paris (classe ’89) e Innerhofer (classe ’84) decideranno di appendere gli sci al chiodo. Nomi interessanti ci sono, ma crescere in Coppa del Mondo tra discesa e superG non è semplice. Servono tempo, pazienza, esperienza.
Prendiamo atto del fatto che l’Italia arriva a Capodanno con un solo podio in campo maschile per la prima volta dal 1997-1998, quando Kristian Ghedina vinse la discesa di Beaver Creek del 4 dicembre 1997. Quest’anno a “salvare” gli azzurri ci ha pensato Alex Vinatzer, terzo nello slalom di Madonna di Campiglio, a 1 centesimo dal secondo posto, ma anche a 1 centesimo dal quarto…
In ogni caso, per i motivi spiegati sopra, si può essere molto fiduciosi in vista delle grandi classiche di gennaio (almeno in slalom e discesa) e dei Mondiali di Cortina 2021.
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Foto: Lapresse