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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Noriaki Kasai non si arrende. Al via della Continental Cup per tornare in Coppa del Mondo!

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Noriaki Kasai è pressoché sparito dai radar della Coppa del Mondo da più di un anno e, di sicuro, la pandemia di Coronavirus non sta perorando la sua causa. Il quarantottenne dell’Hokkaido non ha trovato spazio nel sestetto selezionato per il massimo circuito, che anziché restare immutato sino a metà dicembre come d’abitudine, rimarrà nel Vecchio Continente praticamente per tutto l’inverno. Dunque, nessuna possibilità di cambiare le carte in tavola alla vigilia della Tournée dei 4 trampolini, come era invece abitudine in seno al team nipponico. Al contempo, la rinuncia degli organizzatori di Sapporo, che avrebbero dovuto ospitare gare di primo livello a inizio febbraio, impedirà al Paese del Sol Levante di avere una tappa casalinga, con relativa impossibilità di usufruire del contingente nazionale, il che avrebbe permesso al veterano asiatico di essere certamente al via quantomeno di un paio di competizioni, con la conseguente possibilità di confrontarsi con i compagni di squadra più quotati.

Eppure, nonostante tutte queste difficoltà e l’età sempre più avanzata, Kasai non ha nessuna intenzione di gettare la spugna. Anzi, è pronto a dare battaglia per tentare di tornare a gareggiare in Coppa del Mondo! Come? Presentandosi al via delle competizioni cadette di Continental Cup! Il suo obiettivo dichiarato è quello di guadagnare uno dei tre pettorali extra per il massimo circuito messi periodicamente in palio dalle prove di secondo livello. Nori-san, che a giugno compirà 49 anni, sa di avere di fronte un’impresa disperata, ma non vuole assolutamente arrendersi. Si vedrà se sarà della partita già questo weekend a Kuusamo, oppure se il suo impegno comincerà settimana prossima a Engelberg Di sicuro stiamo per rivedere l’highlander del salto con gli sci a livello internazionale.

Kasai ha dichiarato di essere consapevole di ambire a un traguardo pressoché impossibile, ma non per questo vuole rinunciare al sogno di partecipare ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022. Sotto questo punto di vista, val la pena di ricordare come il giapponese abbia preso parte a ogni edizione della manifestazione a Cinque cerchi dal 1992 al 2018, vivendo peraltro la sua Olimpiade più gloriosa a quarant’anni suonati. Infatti a Sochi 2014 conquistò l’argento individuale nella prova su large hill e prese parte alla prova a squadre in cui il Giappone si fregiò della medaglia di bronzo. A PyeongChang 2018 è diventato il primo atleta della storia a partecipare a otto diverse edizioni dei Giochi invernali. Tuttavia, l’obiettivo dell’asiatico è di salire a quota nove.

Fattibile? Francamente, ora come ora, appare utopia. Per quanto la longevità agonistica di Kasai sfugga a qualsiasi logica o legge biologica (tanto da essere salito sul podio in Coppa del Mondo per la prima volta nel 1992 e per l’ultima nel 2017), bisogna sottolineare come in tempi recenti la sua competitività sia progressivamente scemata. L’ultimo piazzamento in zona punti nel massimo circuito è datato 22 marzo 2019 e lo scorso inverno ha faticato a superare le qualificazioni. Cionondimeno, non va dimenticato come il nipponico abbia saputo più volte risorgere dalle sue ceneri nell’arco della sua infinita carriera. Dovesse farcela un’altra volta, a quasi 50 anni, si sconfinerebbe davvero nella fantascienza.

Foto: La Presse

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