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Nuoto, Assoluti Riccione 2020. IL PAGELLONE: Paltrinieri chiude alla grande, Carraro si prende la rivincita

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GREGORIO PALTRINIERI 8: E’ l’ultimo a scendere in vasca, atmosfera quasi natalizia, gran parte dei nuotatori ha già preso la via di casa ma lui è un martello vero, imprime un ritmo alto ai suoi 1500 e chiude con un 14’45” che sarebbe stato tempo limite per i Giochi, non fosse che il pass Paltrinieri lo ha già staccato un anno fa. Instancabile.

SILVIA DI PIETRO 6.5: Una vittoria senza sorriso, la sua. Si aspettava altri tempi, altre sensazioni ma il ritorno ad alto livello dopo un lungo stop presenta sempre momenti bui. Il 25″22 con cui porta a casa il titolo dei 50 stile è un risultato al di sotto delle aspettative ma deve crederci, sia nei 50, sia nei 100 dove potrebbe essere determinante per la qualificazione della staffetta veloce a Tokyo

CRISTOPHER CICCARESE 7.5: Un modello di caparbietà. Non si è arreso ai problemi fisici ed eccolo lì, a lottare per un sogno che si chiama Olimpiade, a battere Restivo (che al collo ha un doppio bronzo europeo) e un manipolo di giovani che promette bene. Giovani che farebbero bene a prenderlo ad esempio.

GIULIA RAMATELLI 7: Quando manca la gatta Margherita Panziera, i topi ballano e sono topini piuttosto giovani. Giulia Ramatelli, classe 2000, si impone su cenci e D’Innocenzo, entrambe classe 2002. Il tempo è quello che è ma c’è ampio margine di crescita in questa specialità alle spalle della campionessa veneta.

THOMAS CECCON 8: E’ in gran forma e lo conferma anche sui 50 farfalla, vincendo il titolo davanti al guru Piero Codia e sfiorando il record italiano con il personale: 23″22. Quando si cimenterà seriamente sui 200 misti sarà sempre troppo tardi.

ROBERTA PIANO DEL BALZO 7: Il nome è tutto un programma, è di quelli che non si dimentica. Non è giovanissima ma si prende la soddisfazione di battere nei 200 farfalla Ilaria Cusinato, vice campionessa europea in carica che aveva puntato tutto o quasi sui 400 misti. Va tenuta d’occhio.

NICOLO’ MARTINENGHI 8: Vittoria con personale anche sui 200 rana, tanto per ribadire che, al momento, il re della rana è solo lui.

MARTINA CARRARO 8: Non si possono vincere 100 e 50? E lei si prende i 200 sopravanzando la dominatrice delle ultime stagioni, Francesca Fangio. Un pensiero sulla distanza doppia ci sta: ha imparato a gestire bene le quattro vasche, non arriva più ai 150 spompata come prima. Chissà che non si possa prendere ancora tante soddisfazioni.

MATTEO CIAMPI 7.5: Concede il bis sui 200 sopravanzando tutti i suoi rivali per il posto in una staffetta che fa sognare. sei atleti sotto l’149″2, a dicembre, molti dei quali fermati dal Covid, può essere un’altra buona notizia. Di sicuro Ciampi mette una ipoteca seria alla sua partecipazione olimpica. Per la staffetta può essere un elemento prezioso.

LINDA CAPONI 6.5: Il tempo è quello che è. Vince i 400 stile mettendosi alle spalle tutte atlete più giovani di lei ma il livello, al momento, non è competitivo

SARA FRANCESCHI 7: Un talento ritrovato, che vale la pena aspettare ancora. Il tempo è alto ma da questo successo potrebbe prendere spunto per un salto di qualità che non è ancora arrivato.

DOMENICO ACERENZA 5.5: Ha lavorato tanto in mare e non è arrivato qua al meglio. Serve un cambio di passo per andare alle Olimpiadi con ambizioni da finale e lui sa come arrivare al meglio al momento giusto.

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