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Formula 1

F1, Mattia Binotto: “La conclusione deludente di una stagione negativa. Vettel resterà per sempre parte della famiglia Ferrari”

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Si è conclusa non nel migliore dei modi questa stagione di F1 per la Ferrari. Ad Abu Dhabi Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno concluso l’ultimo atto iridato del 2020 in 13ma e 14ma posizione, in una corsa molto complicata nella quale la resa della monoposto è stata chiaramente insufficiente. Con questo risultato, la scuderia di Maranello ha terminato in sesta posizione nel campionato costruttori, mentre Charles è ottavo tra i piloti con Sebastian 13°. Da questi riscontri si può capire come sia giusto parlare di annata da dimenticare.

Tuttavia, questo GP è stato particolare per via dell’ultima uscita coi colori ferraristi di Vettel. Per il pilota tedesco si è trattato dell’ultima partecipazione al volante della monoposto di Maranello con cui ha completato 118 gare, raccogliendo in sei stagioni 14 vittorie ed essendo il terzo nella storia della Ferrari a conquistare più vittorie, alle spalle di Michael Schumacher (72) e Niki Lauda (15). A ciò, vanno aggiunti 55 podi, 12 pole position, 14 giri più veloci e 1400 punti.

E’ di questo che ha parlato il Team Principal Mattia Binotto, nelle dichiarazioni ufficiali riportate dal sito della squadra. Un Binotto, come è noto, che ha deciso di lasciare Abu Dhabi per via di uno stato di salute non perfetto, ma non a causa del Covid-19: “C’è poco da dire, purtroppo, sulla gara di oggi: la conclusione deludente di una stagione deludente. Dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro, senza dimenticare quello che abbiamo imparato in questi mesi molto duri e difficili. Dobbiamo risalire la china, lavorando senza sosta sulla vettura del prossimo anno per recuperare il deficit di prestazione che ci separa dai migliori. Oggi è stato comunque un giorno speciale perché per l’ultima volta Sebastian ha corso per i nostri colori. È il terzo pilota della Ferrari più vincente nella nostra storia in Formula 1: solo Michael Schumacher e Niki Lauda hanno fatto meglio di lui. Basta questa statistica per definire quale sia l’impronta che ha dato nei suoi sei anni con noi. Sebastian era arrivato a Maranello con tante speranze ed era stato accolto con molta attesa: ci lasciamo con molte gioie in archivio ma anche con qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Un peccato, ma fa parte della vita, di quella di un pilota e di una squadra. Quello che è certo è che anche se dall’anno prossimo sarà un avversario in pista lui resterà per sempre parte della famiglia Ferrari”, le parole del Team Principal del Cavallino Rampante.

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Foto: LaPresse

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