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F1, GP Abu Dhabi 2020: un venerdì “consueto” per la Ferrari, Yas Marina rimane indigesta per le Rosse

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Il venerdì di Yas Marina in casa Ferrari si conclude senza discostarsi in maniera particolare da quanto visto nelle occasioni precedenti. Il diciassettesimo ed ultimo appuntamento del Mondiale 2020 di Formula Uno, infatti, ha proposto una SF1000 che sul giro secco non brilla, non che sul fronte del passo gara le cose vadano molto meglio, dopotutto. In poche parole il weekend del Gran Premio di Abu Dhabi si apre con pochi motivi per i quali sorridere per Charles Leclerc e Sebastian Vettel. La scuderia di Maranello non vede l’ora di mettersi alle spalle questo campionato così negativo, ed è costretta a farlo su uno dei tracciati più ostici di sempre per la Rossa.

La Ferrari sul circuito di Yas Marina non ha mai vinto, né centrato una pole position, e anche i podi sono numericamente scarsi. Ad ogni modo tornando al presente, le prime due sessioni di prove libere si sono chiuse con Charles Leclerc ottavo (a pari merito con Daniel Ricciardo) in 1:37.508 con un distacco notevole (1.232) mentre Sebastian Vettel non è andato oltre la quindicesima posizione in 1:38.198 a 1.922 dalla vetta, detenuta da Valtteri Bottas in 1:36.276 con la sua Mercedes.

Per quanto visto nelle prime tre ore di lavoro, la scuderia di Maranello ha pensato poco al prosieguo del fine settimana, lavorando piuttosto su dettagli importanti in vista della prossima stagione. La monoposto tinta di rosso, infatti, non potrà andare a toccare alcune componenti importanti in ottica 2021, per cui si dovrà lavorare di fino. E, a quanto pare, tecnici ed ingegneri stanno facendo proprio quello. Anche oggi sono state provate, e comparate, diverse componenti importanti ma, gioco forza, i tempi non sono stati assolutamente scintillanti.

Sul giro secco appare chiaro che Charles Leclerc e Sebastian Vettel dovranno lottare con le unghie e con i denti per piazzarsi entrambi nella Q3, contando che il monegasco ha anche sulle spalle la Spada di Damocle delle tre posizioni di penalizzazione per colpa dell’incidente causato al via del Gran Premio di Sakhir di domenica scorsa. Pensando a domenica, quindi, non c’è troppo di cui sorridere. La SF1000 ha messo in mostra un passo non certo trascendentale, con un ritmo spesso di un secondo superiore ai primi della classe. In poche parole per la Ferrari si va a concludere il Mondiale 2020 come si era aperto, e quindi proseguito: soffrendo. Il sipario sta per scendere su questa annata così tribolata e, da Mattia Binotto in giù, si può dire che tutti non vedano l’ora…

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