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Biathlon, l’Italia può andare a riposare con fiducia. La stella cometa di Dorothea Wierer brilla ancora prima del Natale

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Al termine di quattro lunghe ed estenuanti tappe, la Coppa del Mondo 2020-2021 di biathlon si prende una meritata pausa ristoratrice. Gli atleti potranno ricaricare corpo e mente prima di ripartire con il doppio appuntamento di Oberhof in gennaio, che precede l’appuntamento di Anterselva. Da questo secondo weekend ad Hochfilzen (Austria) sono emersi alcuni valori interessanti, ma la lotta per entrambe le Sfere di cristallo è ancora più aperta che mai ed in entrambi i settori nessuno è riuscito fino a qui a prendere il largo.

In casa Italia era prevedibile aspettarsi un inizio complicato visto quanto accaduto nel mese di novembre, anche se piano piano i valori in campo sono tornati ad appiattirsi e anche gli azzurri hanno ritrovato competitività. Ad eccezione di Lukas Hofer, apparso (in controtendenza) brillante fin da subito, si è infatti visto questa settimana un notevole progresso nel fondo di tutti gli altri, e anche i risultati ne hanno beneficiato.

In particolare le due prestazioni principe sono arrivate da Dorothea Wierer nella mass start di ieri e dal giovane Didier Bionaz nell’inseguimento maschile. La stella azzurra ha ritrovato il podio dopo quasi un mese, finalizzando nel miglior modo il percorso di crescita delle ultime settimane. Le percentuali al tiro sono da prima della classe (90%) e, se dovesse arrivare in questo periodo un piccolo ulteriore step sugli sci, le prospettive per il 2021 diverrebbero davvero rosee. Il giovane valdostano è stato invece la rivelazione, primo classe 2000 a entrare nei primi venti in Coppa del Mondo e soprattutto un passo sugli sci che fino a qui mai aveva mostrato a questi livelli. Si tratta di un vero e proprio exploit che modifica le sue prospettive fin da subito, complicando per certi versi anche il ritorno dell’amico Tommaso Giacomel, che dovrebbe rientrare a gennaio.

Thomas Bormolini si è confermato solido e migliorato rispetto al passato e vuole guadagnarsi il posto per la staffetta iridata ai danni dei due giovanissimi che incombono. Ottimi segnali anche da parte di Dominik Windisch, che finalmente ha espresso tutto il proprio potenziale nell’inseguimento, dove è stato addirittura colui che ha recuperato più posizioni dopo la deludente sprint.

Il settore femminile invece merita un discorso a parte. La ventiduenne Irene Lardschneider ha pagato senza dubbio la quarta settimana di gare ed è apparsa molto stanca sia nella sprint che nell’inseguimento, per cui è bene non giudicare troppo negativamente quanto successo. Al contrario Lisa Vittozzi si è finalmente ritrovata sugli sci, dove per tutte le tre prove ha saputo tornare su livelli molto simili a quelli espressi da Dorothea Wierer. Tuttavia, in questo primo scorcio di inverno la sappadina sta continuando ad alternare ottime prove al tiro ad altre molto negative e questo sarà un elemento sul quale lavorare molto durante la sosta per ripartire con una nuova energia in vista soprattutto dei Mondiali.

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Foto: LaPresse

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