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Biathlon, l’Italia lascia Kontiolahti dopo un weekend deludente. Nessuna top 10 e tanta fatica al tiro

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LaPresse

La seconda settimana di competizioni per quanto riguarda la Coppa del Mondo 2020/2021 di biathlon è terminata. Dopo ben tre tappe consecutive a Kontiolahti (Finlandia), con l’ultima dello scorso inverno e le due inaugurali di questa stagione, la carovana cambierà ora finalmente località e si sposterà in Austria dove è previsto un altro doppio appuntamento prima della pausa natalizia.

Il weekend appena trascorso è stato segnato dall’intensa sfida tra Svezia e Norvegia, che a conti fatti si sono trovate in tasca tre successi a testa nelle sei prove disputate. Concentrandoci però su quanto successo in casa Italia, i risultati sono stati certamente sotto le aspettative sia in termini generali che per quanto riguarda le punte del movimento, con quattro prove individuali (due sprint e due inseguimenti) chiuse senza alcun rappresentante in top-10. Paradossalmente le cose migliori si sono viste invece nelle due staffette, dove gli azzurri si sono più che difesi e hanno chiuso in quinta (uomini) e sesta (donne) posizione.

Il livello di Dorothea Wierer è calato d’intensità a dopo quell’incredibile successo d’apertura nove giorni fa, con il successo nella 15km. La condizione sugli sci è apparsa in crescita ma alcuni errori di troppo hanno compromesso sia la sprint che l’inseguimento, con 34 punti totali frutto di un 28esimo e un 20esimo posto che rappresentano un magro bottino rispetto a tutte le avversarie dirette per la classifica generale. Ancora più preoccupante la situazione di Lisa Vittozzi, che continua ad altalenare prestazioni quasi perfette ad autentici disastri nel tiro a terra, ai quali sembra proprio non riuscire a rimediare, quando comincia a sbagliare molto spesso di recente gli errori si diffondono incontrollatamente. Necessario ritrovare la via, con testa, ma non sarà facile.

A fronte di una Federica Sanfilipo e di una Nicole Gontier lontanissime dai giorni migliori, abbiamo certamente trovato una nuova atleta pronta per il livello di Coppa e che potrebbe fare molto comodo al nostro movimento anche nell’immediato, soprattutto nelle staffette. Parliamo naturalmente di Irene Lardschneider, che ha sfiorato i punti in entrambe le prove individuali e ben figurato nel quartetto di sabato. Se la gardenese dovesse continuare a crescere diverrebbe rapidamente la terza forza in campo.

In campo maschile invece la situazione è più incerta. Lukas Hofer continua a dimostrare di essere più che presente sugli sci, con una condizione decisamente positiva che gli permette di avere chance in ogni contesto. Sebbene le percentuali non siano affatto disastrose però, sembra sempre che manchi qualcosa al poligono per sfruttare tali possibilità, e alla fine il carabiniere altoatesino è rimasto di fatto a bocca asciutta. Didier Bionaz ha faticato più di settimana scorsa, ma per il giovane valdostano l’importante al momento è solo continuare a imparare e crescere. Chi ha stupito è stato invece Thomas Bormolini, già positivo nella sprint prima di un brutto poligono in piedi e poi trascinatore nella terza frazione della staffetta dove ha saputo tenere testa anche allo svedese Martin Ponsiluoma. L’altro esperto azzurro, Domink Windisch, non ha certo impressionato nella sprint né sul passo né al tiro, ma anche per il campione del mondo della mass start 2018 la frazione in staffetta è servita a rimettere le cose a posto.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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