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Biathlon, le pagelle dell’avvio di stagione dell’Italia. Wierer resta leader del movimento, Bionaz la sorpresa

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LaPresse

Terminate le prime quattro tappe di Coppa del Mondo 2020-2021 per l’Italia del biathlon è tempo di tirare le prime somme. In questo primo scorcio d’inverno sono arrivati complessivamente tra il settore maschile e femminile due podi e una vittoria, bottino tutto raccolto dalla nostra stella più brillante Dorothea Wierer. Se Lisa Vittozzi ha alternato buone prestazioni ad altre più incolore, si sono potuti notare dei convincenti progressi per quanto riguarda Irene Lardschneider. Tra gli uomini invece Lukas Hofer resta il punto di riferimento ma in particolare Didier Bionaz ha saputo illuminare la scena convincendo in pieno.

PAGELLE ITALIA BIATHLON – AVVIO DI COPPA DEL MONDO 2020

D. Wierer – 8: leader indiscussa, capace di trascinare un intero movimento conquistando risultati anche in condizioni estremamente complicate. La vittoria inaugurale è stata un gioiello di prima grandezza, che ha entusiasmato e scaldato i nostri cuori, permettendo di inquadrare anche tutto ciò che è seguito sotto una differente prospettiva. In netta crescita nel fondo, le percentuali al momento sono invece molto puntuali e, anche se non è la favorita per un leggendario tris di Coppa l’altoatesina, è sempre lì pronta a infastidire le avversarie. Con un ulteriore step sugli sci nulla è ancora precluso e l’impressione è che in vista dei Mondiali ci si possa divertire.

L. Vittozzi – 5: inutile nascondere che, nonostante si sapesse che la condizione non era quella dei giorni migliori, i risultati non sono stati quelli auspicati alla vigilia. I netti miglioramenti mostrati in Austria fanno ben sperare, il passo non è affatto lontano da quello di Dorothea ma ciò che sembra essersi inceppato misteriosamente rispetto a due stagioni fa e a tutta la carriera della sappadina è il tiro. Al momento non manca la qualità, espressa in almeno un paio di occasioni anche quest’anno, ma la costanza di rendimento e soprattutto il saper reagire dopo un errore, invece di cadere in serie oltremodo negative che pregiudicano totalmente l’esito della prova.

F. Sanfilippo – 4: la retrocessione tra gli osservati dell’estate poteva avere solamente due esiti: quello di spingere l’altoatesina a tirare fuori qualcosa in più dal punto di vista dell’aggressività nella preparazione, oppure quello di affossarne il morale. Purtroppo da queste prime settimane pare che la risposta verta più sulla seconda delle ipotesi, anche se il tutto va inquadrato nel giusto contesto e come tutte le azzurre tornerà a pieno regime solamente col nuovo anno solare. La positiva ultima frazione nella staffetta di Hochfielzen è stata una buona rondine, che però non è detto al momento che riesca a fare primavera.

I.Lardschneider – 7: inizio di stagione più che positivo per la giovane gardenese, che ha evidentemente compiuto un enorme salto in avanti sugli sci rispetto alle difficoltà palesate la passata stagione anche in IBU Cup. E’ un’atleta cresciuta e maturata, che ha nel tiro (in particolare a terra) un’arma molto temibile e che ha dimostrato di poter valere già la zona punti di Coppa. Da dimenticare la quarta tappa, dove è decisamente involuta sugli sci, ma è possibile che abbia patito più di altri la stanchezza e la non abitudine a periodi di gare intense così lunghi.

N. Gontier – 5: un voto in più di Sanfilippo perché le aspettative erano decisamente minori. Si è provato a rilanciarla nuovamente in Coppa ma la risposta non è stata delle migliori. La valdostana continua a rappresentare quel tipo di atleta sul quale vorresti puntare tanto ma che poi ti lascia sempre con tanti dubbi, e in questo difficile inizio di inverno essi non riguardano solo il poligono.

L. Hofer – 6: difficile trovare un parametro per giudicare questo mese di competizioni del carabiniere altoatesino. L’unico in grande spolvero nel fondo fin dall’inizio, sempre pronto ad attaccare anche la zona del podio ma alla fine rimasto addirittura all’asciutto di top-10. Certo, il livello maschile è elevatissimo e basta una sbavatura per perdere molte posizioni, quindi nel complessivo non si può che guardare con fiducia a quanto Hofer sta esprimendo in pista. Il prossimo obiettivo è quello, però, di chiudere in qualche modo il cerchio, trovare la gara perfetta e portare a casa un risultato di peso.

D. Windisch – 4: travagliato sotto mille punti di vista il suo inizio di stagione, ma è indubbio che non possa esserci altro che una grave insufficienza temporanea per lui. L’ex campione del mondo della mass non è mai stato uno che parte forte, tuttavia in queste tappe ha fatto veramente molta fatica anche rispetto ai suoi standard, sia al tiro che nel fondo. Segnale incoraggiante l’inseguimento che ha concluso il suo 2020, segno che Windisch c’è ancora e vuole ritrovarsi, svoltare e tornare a scrivere qualche pagina indelebile della disciplina.

T. Bormolini – 7: nel silenzio, il livignasco è stato autore di un avvio di stagione concreto e positivo, grazie soprattutto all’87% complessivo al tiro e a un evidente miglioramento negli ultimi giri, atavico problema della sua carriera. La sensazione è che ci si possa spingere ancora oltre, e trovare la zona punti con più costanza.

D. Bionaz – 8: si poteva essere soddisfatti anche prima dell’inseguimento di sabato scorso, ma poi è arrivata la vera e propria magia che ha decisamente modificato il suo status con effetto immediato. Il valdostano è già pronto per stupire davvero, sugli sci ha messo le marce altissime e la qualità al tiro resta assoluta. Il suo 2021 sarà naturalmente ancora tutto volto alla crescita, fisica e psicologica, ma se il trend è questo già alle prossime Olimpiadi potremmo disporre di un altro asso nella manica. E ne avevamo davvero bisogno.

P. Braunhofer – 5: gettato nella mischia tra i grandi, dopo una stagione molto complicata come quella passata, non sono arrivate le risposte che ci si aspettava e che invece, per esempio, ha lasciato Lardschneider. Con ogni probabilità la sua bocciatura è tutt’altro che definitiva e il giovane altoatesino dovrà lavorare duramente per costruirsi un passo che gli permetta di restare aggrappato quantomeno al centro gruppo della Coppa del Mondo.

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Foto: LaPresse

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