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Nuoto, ISL 2020. Chiusa la fase eliminatoria. Lampi di azzurro alla Duna Arena: rane da urlo e Miressi c’è. Le pagelle degli italiani

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Rane da urlo, Alessandro Miressi al top nella velocità e Marco Orsi sempre più mistista veloce. La fase eliminatoria della International Swimming League 2020 si è chiusa oggi con il completamento delle ultime due tappe e gli italiani hanno spesso trovato il modo di rendersi protagonisti. Nove gli atleti italiani impegnati alla Duna Arena: ecco i voti, tutti positivi, della spedizione azzurra alla ISL 2020.

MATTEO RIVOLTA 7: Un anno fa sembrava essere sull’orlo di abbandonare, ora, alla soglia dei 29 anni, ha dimostrato di essere ancora competitivo ad alti livelli, forse più in vasca corta che in lunga ma quello che importa è che c’è ancora la voglia di lottare e, al momento, uno specialista della farfalla di buon livello può fare molto comodo in squadra.

MARCO ORSI 8: E’ quasi una riconversione, magari non definitiva perchè c’è ancora una Olimpiade per la quale giocarsi qualche chance di chiamata. Però è indubbio che negli ultimi due anni il “bomber” sia fortissimo sui 100 misti e meno performante nello stile libero, dove, dopo i vari infortuni e i problemi alla tiroide, non riesce più a rendere come prima. Nei 100 misti è da corsa: tre vittorie su quattro gare, è l’unico che riesce a impensierire Dressel.

FEDERICA PELLEGRINI N.G.: Dare giudizi sarebbe inutile. Il sorriso a bordo vasca prima del ritorno in gara vale un 10. Il resto, con 20 giorni di stop e una malattia antipatica ancora troppo vicina per essere smaltita definitivamente, non è giudicabile anche se lascia ben sperare.

FABIO SCOZZOLI 7: E’ andato a Budapest con il triplice obiettivo di divertirsi, mettere nelle gambe e nelle braccia la benzina giusta per affrontare la stagione olimpica e mettere in tasca qualche soldino che non guasta mai. Ha centrato i tre obiettivi, pur non risultando sempre brillantissimo ma alla sua età bisogna fare delle scelte. E’ partito forte sui 50, è arrivato forte sui 100. Questa è una buona notizia.

NICOLO’ MARTINENGHI 8.5: Quattro successi, un personale dopo l’altro. E’ l’MVP italiano a Budapest. I segnali della crescita esponenziale c’erano già a dicembre, il lockdown non ha influito sulla sua condizione, ha gettato in acqua tutta la sua potenza e adesso è migliorato anche nella gestione della gara. Ritmo sempre altissimo e tempi da urlo. Sarà bello rivederlo in vasca lunga: l’Italia ha una freccia in più nell’arco olimpico.

BENEDETTA PILATO 9: Subito due record italiani, così per gradire e poi una continuità incredibile su altissimi livelli, sia nei 50, che sono casa sua, sia nei 100 che stanno diventando casa sua. E’ qui che è arrivata la svolta per la quindicenne tarantina che riesce ad avere una continuità di rendimento ad altissimi livelli.

ALESSANDRO MIRESSI 8: E’ tornato quello sfavillante di due anni fa, lo si era già capito a Glasgow e adesso è performante anche in vasca corta. Ingaggia battaglie ad altissimo livello con Dressel, con Morozov, con Apple: è nell’elite della specialità e ora deve riprendere confidenza con la vasca lunga, prendersi Tokyo e andare ai Giochi da protagonista: ne ha le qualità.

MARTINA CARRARO 7.5: La continuità non le manca, le manca in questa fase forse il guizzo vincente ma i tempi sono ottimi, sia sui 50 che sui 100 e anche il 200, pur senza la condizione migliore, in pieno carico, le riesce abbastanza bene. L’impressione è che si farà trovare pronta, come è accaduto sempre nelle ultime due stagioni, al momento giusto.

ARIANNA CASTIGLIONI 7: Qualche podio, un problema fisico che ha condizionato almeno un paio di tappe ma anche lei come Martina Carraro dimostra continuità di rendimento e condizione in crescita. L’aspetta una battaglia durissima per Tokyo, lo sa ed è pronta ad affrontarla, come sempre, con il sorriso sulle labbra e con tanta determinazione.

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