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MotoGP, Joan Mir: “Ho ottime sensazioni, ma non dobbiamo abbassare la guardia. La Suzuki è competitiva e costante”

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Il Circus del Motomondiale si avvia alla conclusione con il penultimo round del campionato 2020 che avrà come pista nuovamente il circuito di Valencia (Spagna). Sul tracciato Ricardo Tormo potrebbero arrivare importanti verdetti nelle tre classi e quindi la tensione non mancherà.

In MotoGP, dopo aver conquistato il primo successo in carriera nella massima cilindrata, lo spagnolo Joan Mir ha il primo match point per chiudere i giochi. L’iberico vanta 37 punti di vantaggio suoi suoi più immediati inseguitori (Fabio Quartararo su Yamaha e il compagno di team in Suzuki Alex Rins) e per questo le possibilità di centrare l’obiettivo massimo ci sono tutte.

Un’annata incredibile della Suzuki che arriva all’appuntamento del Gran Premio de la Comunitat Valenciana con sette punti di vantaggio nei confronti di Ducati nella classifica costruttori. Pertanto ci sono delle concrete possibilità per centrare l’obiettivo, replicando quanto accaduto nel 1982. Se, infatti, il primo pilota della Casa di Hamamatsu riuscisse a conquistare almeno 18 punti in più rispetto al primo pilota Ducati, uno in più della miglior Yamaha e perdendo al massimo tre punti rispetto alla prima delle KTM, il sogno iridato si concretizzerebbe.

Mi sento benissimo, è un weekend speciale con questo primo match point. Abbiamo svolto un ottimo lavoro, questo lo conferma. Ma non tutto è fatto, abbiamo la seconda gara sullo stesso tracciato, in tanti potranno migliorare“, le parole di Mir in conferenza stampa. L’iberico ha poi parlato della crescita della Suzuki e dell’importanza del lavoro svolto dal collaudatore Sylvain Guintoli: “Da anni stiamo migliorando la moto, con grandi sforzi e informazioni siamo riusciti a renderla così competitiva ma non mi aspettavo a inizio stagione questo potenziale. La moto è competitiva e costante, abbiamo un ottimo team. Il collaudatore Guintoli svolge un lavoro incredibile, è molto sensibile, percepisce un sacco di cose e provare in tanti modi quello che c’è da fare, è una delle chiavi della crescita della Suzuki“.

Resta comunque la sorpresa di trovarsi vicino al sogno del successo finale: “Non mi aspettavo di arrivare in questa situazione in classifica. Avevo messo in conto di avere problemi e migliorare progressivamente, ma questa costanza no. Stiamo gestendo tutto molto bene, spero di continuare così“.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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