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Formula 1

F1, GP Turchia 2020: i promossi e bocciati. Hamilton e Vettel due campioni, Leclerc tutto cuore. Verstappen troppo aggressivo

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Un pazzo GP di Turchia è andato in archivio in F1 e le emozioni non sono mancate. L’intervento di Giove Pluvio ha contribuito non poco a rendere la corsa a Istanbul particolarmente ricca di episodi, ma alla fine della fiera sono un po’ i soliti noti a festeggiare. Andiamo dunque a definire i promossi e i bocciati dell’ultimo round iridato.

PROMOSSI

LEWIS HAMILTON (Mercedes) – Perfetto. Anche in Turchia, con la W11 meno brillante della stagione, missione compiuta. Faceva fatica a tenerla in strada ma non si è distratto. Prima lascia sfogare gli altri e quinti attende che la gara gli arrivi in mano, ricordando quello che faceva Michael Jordan in NBA. Vince in trionfo, festeggia nel migliore dei modi il suo settimo titolo e doppia anche il compagno di scuderia. Un campione senza se e senza ma.

SERGIO PEREZ (Racing Point) – Nelle prime fasi rimane tranquillo alle spalle di Lance Stroll, quindi a differenza del compagno non sbaglia la strategia e lotta come un leone per difendere quanto conquistato. Ce la fa, dopo una battaglia serrata con le Ferrari fino all’ultimo metro. Guida con gomme ormai ridotte ai minimi termini e centra il podio. Un pilota troppo sottovalutato che meriterebbe tutto tranne che venire appiedato, come potrebbe accadere.

SEBASTIAN VETTEL (Ferrari) – Un podio ottenuto con determinazione e classe. Il tedesco disputa, nettamente, la sua miglior gara dell’anno e fa davvero vedere il meglio di sé. Sull’asfalto viscido di Istanbul non sbaglia una virgola e approfitta della bagarre tra Leclerc e Perez per tornare nella top-3 dopo un lungo digiuno. Una gara da campione. 

CHARLES LECLERC (Ferrari) – Parte indietro e finisce nel gruppo tra mille pericoli. Nei primi giri la sua SF1000 non va e in circa 20 giri accusa un gap di oltre un minuto. Sembra finita, ma non si abbatte e inizia a procedere del suo ritmo. Risale incredibilmente a suon di giri veloci. Una prova strepitosa conclusa con una beffa finale che non si perdona. Porta la Ferrari ad un centimetro dal secondo posto, ma si deve accontentare del quarto. In Turchia gli ha detto male, ma il carattere è di uno speciale.

BOCCIATI

VALTTERI BOTTAS (Mercedes) – Ennesima gara da dimenticare per il finlandese che ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare. Nei primi giri è un vero e proprio disastro andando a urtare in ben due occasioni Esteban Ocon. Sparisce in fretta nelle retrovie e prosegue nel suo calvario. La stagione si chiude veramente nella maniera peggiore, ben lontano dalla zona punti e, soprattutto, dal mettere in difficoltà il compagno di team che invece trionfa. In confusione.

MAX VERSTAPPEN (Red Bull) –  Troppo aggressivo e troppi errori. Sapeva che avrebbe potuto vincere, ma non è stato abbastanza freddo. Dopo una annata nella quale non aveva sbagliato nulla, nella gara turca ha sentito la pressione di doversi imporre e ha pagato. Un sesto posto che brucia in maniera particolare dal momento che per una volta le Mercedes non sembravano proprio imbattibili.

ANTONIO GIOVINAZZI (Alfa Romeo) – La sua domenica inizia male andando fuori nel giro di formazione e mettendo a repentaglio la sua intera gara. Per sua fortuna il motore della sua Alfa Romeo poteva essere riacceso e l’ala sostituita, ma ad ogni modo chiude dopo pochi giri con la vettura ko. Una giornata da dimenticare per lui e la scuderia italo-svizzera.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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