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F1, che Ferrari in Turchia! SF1000 in crescita costante: cosa è cambiato e perché si può sperare in un 2021 migliore

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La Ferrari archivia la prima giornata di prove libere del Gran Premio di Turchia con un sorriso. Dati alla mano, le Rosse si sono addirittura dimostrate la seconda forza in campo, dietro solamente alla Red Bull (in particolare quella di un pimpante Max Verstappen). D’accordo, è verosimile che le Mercedes si siano nascoste e che domani, quando si farà sul serio, saranno ben più competitive di quanto visto oggi. Di sicuro c’è che la Scuderia di Maranello ha abbandonato la pancia del gruppo per tornare più vicina a dove le compete, ovvero al novero dei front runners. Il Cavallino Rampante, abituato in questo 2020 a confrontarsi con Renault, McLaren e Racing Point, oggi ha invece seminato queste avversarie, facendo un indiscusso passo in avanti rispetto a Imola e destando la stessa impressione positiva che si era avuta in occasione del GP di Portogallo.

Forse non è un caso, perché anche a Portimao l’asfalto offriva pochissima aderenza. Come si suole dire, “due indizi sono una coincidenza e tre sono una prova”, quindi per ora siamo nel campo delle ipotesi, ma viene da pensare che la SF1000 dia il meglio di sé in contesti dove il grip è assente. Una lettura sarcastica potrebbe essere rappresentata dal fatto che i ferraristi siano abituati a gareggiare in condizioni di scarsa aderenza, dunque si adattino meglio di altri a un tracciato su cui bisogna guidare sulle uova. Se così fosse, allora nei prossimi giorni la situazione non può che peggiorare, poiché l’asfalto dovrebbe gommarsi (a meno che non piova, eventualità peraltro non da escludere). Cionondimeno, è indiscutibile che dal Gran Premio di Russia la Ferrari sia progredita. Alcune volte solo in qualifica (Nürburgring), altre esclusivamente in gara (Imola), mentre a Portimao c’è stata una buona competitività sia al sabato che alla domenica. Per quanto visto oggi in Turchia, l’impressione è che all’Istanbul Park le Rosse possano essere più rapide sul giro secco di quanto non lo siano in gara, ma alla luce della situazione dell’asfalto è consigliabile prendere qualsiasi riscontro con le pinze.

Bisogna quindi considerare quanto accaduto nella prima giornata di prove un fuoco di paglia, destinato a spegnersi quando si farà sul serio? Ni. Difficilmente la Scuderia di Maranello si rivelerà al livello di Mercedes e Red Bull, ma di sicuro è incoraggiante che a parità di condizioni il Cavallino Rampante abbia messo in mostra del margine su Renault, McLaren e Racing Point. Già rivelarsi la terza forza in campo rappresenterebbe un traguardo degno di nota, poiché nel 2020 tale ruolo è stato ricoperto raramente (nel double header britannico e in Portogallo). Certo, l’Alpha Tauri non è molto lontana, ma la Ferrari appare comunque davanti all’altro team italiano. Domani tutti dovranno scoprire le carte e potremo verificare se le buone sensazioni avute oggi saranno ribadite anche nei momenti topici.

In generale, tutte le prestazioni dell’ultimo mese fanno sperare in un 2021 migliore, soprattutto perché fare peggio del 2020 è impossibile. Scherzi a parte, l’impressione è che il Reparto Corse di Maranello abbia capito come agire per colmare le lacune di un progetto completamente sbagliato. La SF1000 è stata aggiornata in maniera significativa e ogni weekend sta venendo utilizzato come banco di prova in vista della stagione ventura, in maniera tale da essere sicuri di non bucare anche la prossima monoposto, evitando di commettere gli stessi errori che hanno segnato negativamente la concezione della vettura attuale, uno sgorbio che si spera di archiviare rapidamente alla voce “incidente di percorso”.

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Foto: La Presse

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