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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, la stagione senza (o quasi) gare degli italiani. Penalizzati giovani e veterani

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Il calendario internazionale della stagione 2020-2021 di pattinaggio artistico continua, giorno dopo giorno, a essere deturpato da rinvii e cancellazioni, culminate con l’annullamento delle importanti tappe del Grand Prix, Skate Canada e Internationaux de France. La seconda, potentissima, ondata, del Covid-19, ha costretto le Federazione Italiana Sport Ghiaccio a correre ai ripari per proteggere gli atleti della Nazionale maggiore, comprensibilmente spaesati dalla mancanza di competizioni in un’annata sportiva di fondamentale importanza: quella pre-Olimpica. E lo ha fatto creando un circuito di gare interno, Il Gran Premio Italia, diviso in quattro appuntamenti più una Finale che, da programma, sarà allestita nel mese di febbraio.

Il primo evento pianificato, allestito all’IceLab Arena di Bergamo, è stato un successo: la FISG ha infatti ben investito non solo in un allestimento raffinato e curato nei minimi particolari, dall’aspetto grafico alla qualità della diretta streaming, ma anche in qualche modo vincente sul fronte spettacolo, grazie a una gara maschile di alto livello. Il davvero impressionante libero di Daniel Grassl, vincitore per dispersione, ha catalizzato infatti l’attenzione sulla Kermesse da parte degli appassionati di tutto il mondo, in un weekend dove sono andati in scena anche Skate America e la terza tappa della Coppa Di Russia.

La rassegna made in Italy, data la situazione precaria, potrà quindi figurare – pur non essendo ovviamente risolutiva in quanto per tutti gli atleti di punta è fondamentale confrontarsi con gli avversari fuori dai confini –  un ottimo test per buona parte dei pattinatori. Certamente servirà da stimolo a Matteo Rizzo e Gabriele Frangipani, motivati a riscattarsi per avvicinarsi alle prestazioni del pattinatore altoatesino, o lo potrà essere per le ragazze del singolo femminile che, con l’exploit di Alessia Tornaghi, potranno misurarsi con un punto di riferimento chiaro e definito. L’evento inoltre consentirà di chiarire la situazione della danza, specialità in questo momento in fermento: già la seconda tappa di Torino, prevista il 20 e il 21 novembre, sarà infatti il primo banco di prova per Carolina Moscheni-Francesco Fioretti, i quali daranno da subito il massimo per cercare di scalare le gerarchie dopo la separazione del cavaliere con l’ex partner, Jasimine Tessari.

Sarà invece oggettivamente più complicato affrontare i prossimi mesi per i veterani Nicole Della Monica-Matteo Guarise e Charlène Guignard-Marco Fabbri che, non potendo ricevere degli stimoli competitivi all’interno dei confini italiani, affronteranno il Gran Premio Italia con il solo obiettivo di entrare nel ritmo gara, nella speranza di poter partecipare almeno a un Trofeo Internazionale prima del 2021 – sono ancora fattibili almeno sulla carta la Cup Of Tyrol di Innsbruck e la Golden Spin di Zagabria – per poter ottenere dei feedback dalle giurie internazionali in modo da non trovarsi ai Campionati più blasonati impreparati. Sulla falsa riga si muovono anche Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, i quali hanno dimostrato proprio a Bergamo di aver cambiato passo dopo la vittoria al Nebelhorn Trophy, sfoggiando delle percentuali di realizzazione importanti.

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Foto: Valerio Origo

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