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MotoGP, Joan Mir: “Per il titolo serve vincere dei Gran Premi, la chiave sarà migliorare in qualifica”

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Il Mondiale MotoGP 2020 sta per entrare nel rush finale e questo weekend la pista di Le Mans sarà teatro di un attesissimo Gran Premio di Francia che potrebbe anche indirizzare la lotta per il titolo. Joan Mir, uno dei due grandi favoriti per il campionato insieme a Fabio Quartararo, sarà sicuramente uno degli osservati speciali durante il fine settimana transalpino dopo aver dimostrato nelle ultime settimane di poter lottare stabilmente per il podio. Il maiorchino della Suzuki classe 1997, quando è arrivato al traguardo, quest’anno ha sempre chiuso nella top 5 a testimonianza di una notevole costanza di rendimento sul passo gara in ogni contesto.

Il 23enne spagnolo si trova attualmente in seconda posizione nel Mondiale a -8 dal leader Quartararo, il quale ha cominciato il suo percorso in top class ad inizio 2019 proprio come Mir: “All’inizio del 2019 non è stato facile per entrambi, dato che eravamo rookie – ha detto il centauro della Suzuki in conferenza stampa a proposito del dualismo con il nizzardo della Yamaha -. Poi nella seconda metà della stagione è andata meglio ed il mio finale di campionato non è stato male, per essere il primo anno in MotoGP. Sicuramente però adesso è bellissimo essere qui a lottare per il titolo con Fabio. Siamo molto vicini, lottare per il titolo è possibile ma serve vincere dei Gran Premi. La vittoria (di una gara, ndr) è a portata di mano ma ancora non l’abbiamo ottenuta, siamo molto concentrati su questo. Siamo molto competitivi, comunque è importante continuare a portare a casa punti per il campionato”.

Penso che la chiave per cominciare a vincere gare sia quella di qualificarci nelle prime due fileprosegue il campione iridato Moto3 del 2017 -. In generale abbiamo un certo margine di miglioramento in quell’area, ma non è facile trovare una soluzione anche perché il giro secco non è proprio il nostro punto di forza. Sono fiducioso comunque, il team riuscirà a trovare delle soluzione per migliorare nelle qualifiche. Portimao? I test non sono andati male, è stato interessante girare su quella pista. Io c’ero già stato nel 2015 ma era importante fare qualche giro per rinfrescare un po’ la memoria. La moto da strada ha funzionato bene e ci siamo divertiti”. In chiusura Mir è stato interpellato sugli eventuali ordini di squadra che potrebbero arrivare da qui al termine del campionato: “Non penso ci sia nulla da dire per il momento, anche perché Alex può ancora provare a vincere. Magari nelle ultime due gare o nell’ultima, se uno dei due piloti sarà fuori dalla lotta per il Mondiale, ci comporteremo di conseguenza“.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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