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MotoGP, è Quartararo vs Mir per il Mondiale? Suzuki competitiva ovunque, Yamaha teme la doppia di Aragon

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Sembrerebbe ormai diventata una corsa a due per il titolo in MotoGP a sei tappe dal termine di una delle stagioni più bizzarre e pazze di sempre. Il Gran Premio di Catalogna, andato in scena ormai quasi dieci giorni fa, ha infatti innalzato notevolmente le quotazioni di Fabio Quartararo e Joan Mir specialmente a confronto con i vari Andrea Dovizioso, Maverick Vinales e Valentino Rossi, tutti usciti con le ossa rotte dal weekend del Montmelò. La classifica del Mondiale è ancora abbastanza corta, se si considera che i primi sette sono racchiusi in 36 punti ed i primi dodici in 51, ma la sensazione è che finalmente il campionato abbia trovato due padroni dal punto di vista tecnico. Attenzione però al calendario, che da qui a fine anno propone due doppi appuntamenti iberici in quel di Aragon e Valencia oltre ai singoli round di Le Mans (questo fine settimana) e di Portimao (ultimo atto del 2020).

Tralasciando un tracciato inedito e davvero peculiare come quello dell’Algarve, si nota come la Yamaha possa temere specialmente la doppia di Aragon alla luce di un lay-out che non ha mai esaltato le caratteristiche della M1 in passato (in primis a causa del lunghissimo rettilineo che porta all’ultima curva). La Suzuki è invece diventata una moto completa ed equilibrata, capace di competere ad alti livelli su ogni tipo di circuito come si è potuto ammirare specialmente al Red Bull Ring (pista storicamente indigesta) con le brillanti prestazioni di Mir. Ducati, aggrappata adesso ad Andrea Dovizioso (4° a -24 dalla vetta) e Jack Miller (6° a -33) per le residue speranze di titolo, si trova ormai spalle al muro ed è chiamata ad attaccare con decisione nei prossimi tre Gran Premi (Le Mans e poi due volte Aragon) per poi cercare di difendersi a Valencia in un contesto di gara abbastanza difficile per la casa di Borgo Panigale.

Molto difficile comunque ipotizzare un improvviso cambio di passo soprattutto da parte del forlivese, sprofondato nelle ultime settimane (ma in generale in tutta questa stagione se si esclude l’Austria) in una brutta crisi prestazionale legata alle nuove gomme Michelin. Forse l’unica vera possibile minaccia in grado di insidiare il duo Quartararo-Mir è proprio rappresentata da chi si trova attualmente in terza piazza nella generale: Maverick Vinales. Lo spagnolo della Yamaha Factory sta pagando a caro prezzo la sua discontinuità, ma quando è stato in grado di esprimersi al meglio in gara (oltre alle 3 pole position) ha portato a casa un primo (Misano 2) e due secondi posti (Jerez) a testimonianza di un potenziale di tutto rispetto. In questo momento i numeri (3 vittorie Quartararo, 4 podi nelle ultime 5 per Mir) e la logica prefigurano un testa a testa, ma ci sono ancora troppe variabili per poter escludere un eventuale inserimento a sorpresa da parte di un outsider nella corsa all’iride.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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