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Ciclismo

Giro d’Italia 2020: Peter Sagan, la vittoria sembra maledetta

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“Ci vuole anche fortuna, io la sto cercando vediamo quando la troverò“. Una frase che riassume gli ultimi mesi, forse gli ultimi anni della carriera di Peter Sagan. Un fenomeno, un vincente, ma molto spesso anche piazzato, ed è lui a sottolinearlo: “Ormai quasi quasi arrivano più secondi posti nella mia carriera che vittorie”. Anche oggi alla piazza d’onore lo slovacco, che sta dimostrando di essere in grande spolvero al Giro d’Italia 2020.

Il primo giorno aveva iniziato a tutta la cronometro, nella seconda tappa era giunto alle spalle di Diego Ulissi andando ad indossare a sorpresa la Maglia Azzurra di leader della classifica dei GPM, oggi, nella prima volata di gruppo, ha chiuso nuovamente secondo sul traguardo di Villafranca Tirrena dietro al campione francese Arnaud Démare. Per lui però c’è la soddisfazione, almeno parziale, della Maglia Ciclamino: la graduatoria a punti sarà sicuramente il suo grande obiettivo da qui a Milano.

Sono i centimetri, forse i millimetri a beffare l’ex campione del mondo. Il lavoro della sua Bora-hansgrohe, per l’ennesima volta, era stato eccezionale, mettendo in fila il gruppo e facendo faticare i velocisti puri. Quando è stato lanciato lo sprint si è fatto trovare nella posizione migliore, ha provato ad anticipare Démare, ma il transalpino lo ha beffato davvero al fotofinish. La gamba è quella dei giorni migliori o quasi, la vittoria sembra maledetta, ma potrebbe arrivare nelle prossime tappe. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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