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Ciclismo

Giro d’Italia 2020, Kelderman inizia a fare paura. Un regolarista con una squadra in grande forma

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In questa prima settimana di Giro d’Italia 2020, Wilco Kelderman è stato il migliore tra i favoriti in salita. Sull’Etna il neerlandese ha staccato tutti i rivali, mentre oggi, a Roccaraso, l’unico che ha tenuto la sua ruota sullo strappo finale è stato Jakob Fuglsang. Nell’arco di nove giorni, l’alfiere della Sunweb ha guadagnato circa trenta secondi su Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang e quasi un minuto su Steven Kruijswijk. Di certo non un bottino che gli permetterà di vincere il Giro, ma è già qualcosa e nella seconda settimana Kelderman ha il terreno per allungare ulteriormente.

Il neerlandese, infatti, è un ottimo cronoman, soprattutto quando è in forma come in questo Giro, e sui trentaquattro chilometri della Conegliano-Valdobbiadene può raddoppiare il suo vantaggio nei confronti degli altri uomini di classifica. Inoltre, questo Giro non presenta quelle salite dalle pendenze sopra il 15%, come Zoncolan e Mortirolo, che storicamente sono indigeste a Kelderman. Anzi, su erte come il Piancavallo e Madonna di Campiglio è difficile pensare che possa perdere tempo e nemmeno sullo Stelvio e sull’Agnello sarà facile distanziarlo. Vale la pena ricordare, infatti, che al Giro d’Italia del 2014, un ventitreenne Wilco Kelderman riuscì a staccare tutti gli altri uomini di classifica, tolti Quintana, Rolland ed Hesjedal che avevano attaccato sulla discesa dello Stelvio, in un’erta lunga oltre ventidue chilometri quale Val Martello.

Kelderman in carriera vanta una top-10 al Giro (2014) e tre alla Vuelta (2017, 2018 e 2019), dunque le tre settimane può indubbiamente reggerle. Peraltro questo Kelderman assomiglia proprio a quello che sfiorò il podio alla Vuelta del 2017. In quell’occasione fu respinto da erte dalle pendenze esorbitanti quali Los Machucos e l’Angliru, ma nella seconda settimana, che presentava ascese lunghe e non asprissime, si era dimostrato ai livelli di Nibali e Froome in salita. Inoltre, a cronometro era giunto secondo, battuto dal solo Froome, e aveva guadagnato circa trenta secondi sullo Squalo dello Stretto.

A margine, Kelderman possiede anche un’ottima squadra. Jai Hindley oggi è stato l’unico, oltre a Fuglsang, capace di arrivare al traguardo con Wilco stesso. Sam Oomen e Chris Hamilton sono due gregari validi in montagna e oggi è andato molto bene anche Martijn Tusveld. Chad Haga e Nico Denz possono dare una mano importante in pianura e, se servirà, Wilco potrà contare anche su uno scudiero d’eccezione come Michael Matthews, che può tornare utile su ogni terreno.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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