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F1, GP Portogallo 2020: il circuito di Portimao ai raggi X e come si adatterà alle monoposto

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4563 metri, 15 curve, tanti sali-scendi ed un lay-out pressochè unico nel proprio genere. Stiamo parlando dell’Autódromo Internacional do Algarve di Portimao, dove domenica si disputerà il Gran Premio del Portogallo del Mondiale 2020 di Formula Uno. La tappa lusitana della massima categoria del motorsport torna in calendario dopo diversi anni, dato che l’ultima edizione si è corsa nel 1996 con la vittoria di Jacques Villeneuve, ma sul tracciato dell’Estoril, e si propone con questo tracciato inaugurato nel 2008 che è da sempre sede delle gare di Superbike e che, nel weekend del 22 novembre, chiuderà anche la stagione del Motomondiale.

Andiamo, quindi, a conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche di questa pista così particolare. Si incomincia con un lungo rettilineo che presenta una parte iniziale in salita, prima di una discreta discesa che coincide con l’ingresso di curva 1 la “Primeira” a destra. Si passa dai 320kmh ai 190 con un nuovo breve allungo in vista di curva 2, una lieve piega sempre verso destra, che precede il tornantino “Lagos” sempre a destra, per una curva 3 che vedrà i piloti passare dai 250kmh agli 80. In uscita si va decisamente in salita verso curva 4, verso sinistra, da affrontare a circa 180-190kmh per prendere nel migliore dei modi il secondo rettilineo del tracciato portoghese.

Si torna a spingere raggiungendo nuovamente i 290kmh prima di una nuova picchiata che precede curva 5 la “Torre Vip” un tornantino davvero complicato da 90kmh, con discreto banking. Si torna a salire per un nuovo allungo che vede anche la leggera piega di curva 6 (si sarà già attorno ai 240kmh) quindi curva 7 verso destra ancora da 220-230kmh prima di curva 8 a breve distanza con la “Samsung” da 140kmh che, nuovamente, precede un tratto in salita.

Si apre un nuovo settore veloce, in netta discesa, con la curva 9, la “Craig Jones” da vivere in pieno a oltre 260kmh, quindi nuova salita verso curva 10 la “Portimao” a doppio raggio, nella quale si passerà da 280 a 120kmh. Si torna in discesa verso curva 11 anche in questo caso con il gas a tavoletta, verso sinistra, da 250 kmh, prima di una nuova brusca frenata per curva 12, un altro tornantino da 100kmh. Si entra nell’ultimo settore molto tecnico. Si torna verso i 180kmh prima di curva 13, un lungo tornantino verso destra da circa 120kmh con le vetture che in uscita potranno scorrere in accelerazione verso l’ultimo tratto con la “Galp” curva 14, verso destra, da 270kmh che rimette i piloti sul rettilineo conclusivo.

Una pista davvero bellissima, ricca di variabili e con sali-scendi mozzafiato. Un mix che favorirà, senza alcun dubbio, le Mercedes. che sa unire come nessun’altra velocità e conduzione di curva. La Red Bull potrebbe farsi trovare pronta nei settori più guidati, mentre la Renault sarà pronta a sfruttare i punti più veloci, come le McLaren. La Ferrari, invece, rischia di vivere un fine settimana complicato. In curva spesso fatica, mentre sui rettilinei paga un gap di potenza immenso. Sarà doppietta delle Frecce nere? Non è facile a dirsi, ma escluderlo a priori è sicuramente sbagliato…

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Foto: Lapresse

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