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Ciclismo, Geraint Thomas: “Sono ancora abbastanza dolorante. Dopo la caduta ricordo di aver sentito una gamba morta come al Tour 2013”

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Si profila all’orizzonte un periodo di recupero dall’infortunio e poi di preparazione in vista della prossima stagione agonistica per Geraint Thomas, ritiratosi dal Giro d’Italia 2020 al termine della terza tappa in seguito ad una brutta caduta. Il capitano del Team Ineos Grenadier, favorito n.1 per indossare la maglia rosa sul podio di Milano specialmente dopo la cronometro inaugurale, è stato molto sfortunato ed ha dovuto abbandonare l’appuntamento più importante del suo 2020 a causa di una frattura al bacino. Lo stesso infortunio rimediato ben sette anni fa in occasione del Tour de France 2013.

Fisicamente sono ancora abbastanza dolorante, onestamente – ha dichiarato il vincitore del Tour 2018 a S4C – Probabilmente avere Macsen (suo figlio piccolo, ndr) non aiuta, inseguendolo in giro. Sono ancora abbastanza dolorante quando cammino, ma ho una stampella per aiutarmi. Ci vorrà solo un po’ di tempo. Cosa ricordo della caduta? Ricordo di aver visto questa cosa arancione all’ultimo minuto, che era la borraccia. Penso che la mia ruota anteriore possa averla semplicemente agganciata perché ricordo che la mia mano sinistra è scivolata sulle barre, non avevo il controllo sul mio lato sinistro, e poi la ruota posteriore mi ha buttato giù“.

Ricordo di aver sentito una gamba morta ed era esattamente la stessa sensazione di quando mi ero fratturato il bacino durante il Tour nel 2013prosegue il corridore gallese – Non ero sicuro che fosse fratturato, ma sapevo che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per riprendersi, qualunque fosse il danno. Sono tornato in piedi quando ho saputo di poter muovere le gambe. Avevo sbattuto leggermente con la parte posteriore della testa, ma la maggior parte dell’impatto è andato sul lato sinistro e sul fianco“.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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