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Baseball, World Series 2020: caso Justin Turner nei Dodgers, sostituito perché positivo al Covid-19, ma resta per la festa

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A margine dei festeggiamenti per i Los Angeles Dodgers vittoriosi dopo 32 anni nelle World Series, si crea un caso legato a Justin Turner. Il terza base della franchigia ora campione MLB è stato trovato infatti positivo al Covid-19, ma le circostanze sono del tutto peculiari, al di là della sua asintomaticità.

Il trentacinquenne, infatti, è stato sostituito nell’ottavo inning, e nessuno ha compreso inizialmente perché. La verità è poi venuta a galla: era positivo al Covid-19, e per questo è stato richiamato. Un primo test che aveva effettuato lunedì non aveva dato un esito chiaro, come emerso dalle comunicazioni arrivate nella seconda ripresa; il giocatore è stato ritestato martedì (ieri) ed è risultato positivo. Quando il risultato del test è arrivato ai Dodgers, Turner è stato immediatamente rimosso dal campo, mentre i suoi compagni erano avanti 2-1 e avrebbero poi concluso sul 3-1, restando in panchina.

Come riportato da tutta la stampa americana, peraltro, a Turner era stato chiesto di non tornare in campo per le celebrazioni finali e di andare in isolamento, ma nonostante questo si è voluto comunque aggregare alla festa. Mookie Betts non ha voluto essere drastico nei suoi confronti: “Lui è parte del team. Dimenticate tutto il resto. E’ parte del team. Non lo escludiamo da niente”.

Turner è risultato essere il primo positivo al Covid-19 da quando la MLB, per la parte più importante dei playoff, si è rinchiusa in una bolla sullo stile di quella creata dalla NBA, peraltro di grande successo, dal momento che in tutto il periodo in cui i giocatori si sono trovati a Orlando nessuno è stato contagiato.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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