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MotoGP, Valentino Rossi sempre più a suo agio con la Yamaha. Feeling consistente, la moto risponde al Dottore

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Nel giorno in cui è arrivata l’ufficialità dell’accordo tra Valentino Rossi e il Team Petronas per il 2021, anno in cui il Dottore disputerà la sua 22ma stagione consecutiva nella classe regina, il quarantunenne di Tavullia è riuscito a mettere un bel punto esclamativo sulle qualifiche del Gran Premio di Catalogna. Infatti il numero 46 ha realizzato il terzo tempo di giornata, riconquistando così la prima fila dopo un digiuno durato più di un anno, pari a quattordici gare.

Rossi non partiva dalla front row dal Gran Premio di Gran Bretagna del 2019, quando si qualificò secondo. Indubbiamente il risultato odierno è stato propiziato dall’”onda blu” abbattutasi sul Montmelò, ovvero la clamorosa supremazia messa in mostra dalla Yamaha. Cionondimeno, non si può ascrivere quanto accaduto solo alla superiorità della moto. Dopotutto, il Dottore è rimasto a poco più di un decimo dal sempre velocissimo Fabio Quartararo e soprattutto si è dimostrato più rapido del compagno di squadra Maverick Viñales. Dunque, c’è anche farina del sacco di Valentino in questo risultato.

In generale, il quarantunenne di Tavullia è apparso parecchio a suo agio sin dalla giornata di ieri, trovando rapidamente un set-up ideale. In questo modo ha potuto sfruttare appieno il potenziale della sua M1, effettuando un giro senza alcuna sbavatura, a differenza di quanto avvenuto settimana scorsa a Misano. Il fatto che Rossi sia in palla è testimoniato anche dalla capacità di risultare competitivo con due mescole diverse nella FP4. Durante l’ultimo turno di prove libere, il Dottore ha testato al posteriore sia la gomma media che la soffice, dimostrandosi molto rapido con entrambe. Dunque, potrebbe avere libertà di scelta in vista della gara di domani.

È evidente come Valentino abbia un gran feeling con la moto, probabilmente anche aiutato dalla pista. Non bisogna dimenticarsi come a Barcellona il veterano della Yamaha si sia sempre tolto grandi soddisfazioni, arrivando a vincere 7 volte tra 500cc e MotoGP (peraltro i successi sarebbero stati 8 senza un banale errore costatogli la prima posizione del 2003). Come se non bastasse, una delle affermazioni è relativamente recente, essendo datata 2016. A conti fatti, si tratta della penultima volta in cui The Doctor è salito sul gradino più alto del podio. Tracciato amico o meno, il numero 46 in questo weekend è in ottima sintonia con la sua M1. Chissà che le novità portate dalla Casa di Iwata durante i test di Misano non gli abbiano permesso di migliorare le sue sensazioni in sella.

Rossi non è poi così lontano da Quartararo e Viñales nella classifica iridata, dopotutto 25 punti di distacco dai compagni di marca quando mancano sette appuntamenti al termine della stagione, sono un ritardo che può essere ricucito. È anche vero che riuscirci a parità di mezzo meccanico non è semplicissimo. Di sicuro c’è che un Dottore in piena sintonia con la sua cavalcatura può togliersi quantomeno grandi soddisfazioni parziali, magari cominciando proprio da domani.

Al Montmelò la Yamaha è la potenza egemone e la competitività del pacchetto numero 46 è altissima. Dunque, Valentino si trova di fronte a un’occasione ghiottissima per conquistare qualcosa d’importante, magari quel podio numero 200 nella classe regina che ha nel mirino ormai da due mesi, ovvero dal Gran Premio di Andalucia chiuso in terza posizione. La speranza è che si possa concretizzare il grande potenziale a disposizione e la storica pietra miliare possa essere proprio domenica 27 settembre. Se poi dovesse arrivare qualcosa di più, tanto meglio…

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Foto: La Presse

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