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MotoGP, qualifica difficile per Andrea Dovizioso. Top5 obiettivo massimo per la Ducati in gara?

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Bicchiere mezzo vuoto o bicchiere mezzo pieno? Questa è la domanda che ci si pone in casa Ducati al termine delle qualifiche dell’odierno Gran Premio di San Marino. A conti fatti, la Casa di Borgo Panigale va considerata la seconda forza in campo, alle spalle solo della Yamaha. Cionondimeno, appare difficile giocarsela ad armi pari come le scatenate M1. Di conseguenza, in vista della gara di domani, è evidente come la prospettiva sia quella di dover correre in difesa.

Le moto del team Pramac partiranno dalla seconda fila, in quanto Jack Miller e Francesco Bagnaia hanno fatto segnare rispettivamente il quinto e il sesto crono. I due centauri della squadra satellite sono stati in grado di sopravanzare Andrea Dovizioso, il quale ha vissuto una giornata difficile e non è andato oltre la nona prestazione. È anche vero che il distacco patito dal trentaquattrenne forlivese nei confronti dei compagni di marca è esiguo. Vedremo cosa dirà il Gran Premio di domenica, perché alla luce della situazione nella classifica iridata, sia Dovizioso che Miller vanno considerati seri pretendenti al titolo.

L’impressione, però, è che a Misano i ducatisti si vedano costretti a contenere i danni. Le Yamaha appaiono completamente rivitalizzate rispetto a Spielberg e hanno margine. La supremazia sul giro secco dovrebbe essere confermata anche sul passo gara, di conseguenza i piloti dotati di una M1 avranno indiscutibilmente un vantaggio rispetto alla concorrenza. Ciò significa che, a meno di clamorosi ribaltoni, la Casa di Iwata potrebbe addirittura monopolizzare il podio, come avvenuto nel Gran Premio di Andalucia.

Sulla carta, tutti gli altri corrono per il quinto posto, Ducati comprese. Attenzione però, perché problemi tecnici e cadute sono sempre dietro l’angolo e, in una stagione pazza come questa, ormai non ci si può sorprendere più di nulla. In ogni caso, Yamaha è un gradino al di sopra della concorrenza. A onor del vero, la sensazione è che la di Casa Borgo Panigale debba pensare soprattutto a guardarsi le spalle dalla Suzuki. Alex Rins scatterà dalla settima posizione, appena davanti a Joan Mir. Considerando come i due siano abituati ad alzare l’asticella sul long run, è verosimile credere che gli iberici possano giocarsela quantomeno alla pari con i ducatisti. Al contrario, le Ktm non dovrebbero rappresentare un problema. La pista di Misano ha caratteristiche molto diverse rispetto a Brno e Spielberg, in particolare per quanto riguarda le frenate, connotati evidentemente indigesti alle moto austriache. Non pervenute invece le Honda, disperse nei bassifondi della classifica.

Ricapitolando, Ducati qui insegue e deve badare a limitare i danni. In tal senso, Andrea Dovizioso e Jack Miller potrebbero beneficiare della “guerra civile” interna alla Yamaha, sfruttando magari un exploit italo-iberico. Guardando alla classifica iridata, se Franco Morbidelli, Valentino Rossi e Maverick Viñales dovessero riuscire a chiudere davanti a Fabio Quartararo, potrebbero rivelarsi alleati degli alfieri di Borgo Panigale, poiché “spalmerebbero” i punti pesanti, evitando che il francese vada in fuga. Insomma, per i ducatisti la chiave sarà battere la Suzuki per attestarsi alle spalle del quartetto della Casa dei tre diapason. Dopodiché se il “fuoco amico” dei centauri dotati di una M1 dovesse colpire il leader del Mondiale, sarebbe ancora meglio per le ambizioni a lungo termine di Dovi e Miller.

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Foto: Valerio Origo

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