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Formula 1

F1, il circuito del Mugello sotto accusa: troppo pericoloso e inadatto alle auto?

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Troppo pericoloso e inadatto alle auto. Sono arrivate delle critiche al termine del fine settimana del Mugello, per la prima volta teatro di un appuntamento del Mondiale 2020 di F1. Sul tracciato toscano le emozioni non sono mancate, al pari degli incidenti. Tre Safety Car e due bandiere rosse si sono susseguite nel corso dei 59 giri e qualcuno ha un po’ storto il naso in relazione alle misure di sicurezza di un circuito, che mai aveva visto correre le monoposto di F1.

Sotto accusa, in particolare, è finita la carreggiata, ritenuta molto stretta, al pari della distanza dei muretti. Per macchine di queste dimensioni una pista old style è stata origine di criticità a detta di alcuni addetti ai lavori e ciò ha protratto più del dovuto la competizione. Indubbiamente il layout è affascinante e specialmente nelle qualifiche i piloti hanno potuto godersi di un qualcosa che difficilmente possono ritrovarsi altrove. Una sequenza di curve molto tecniche, in cui sono necessari grande preparazione fisica e coraggio.

Una sfida per tutti è stato questo GP, ma forse si è andati oltre il limite e i crash che ci sono stati avrebbero potuto causare situazioni ben più serie alla salute dei protagonisti. Di sicuro, la procedura della S.C. andrebbe curata diversamente, onde evitare rallentamenti in rettilineo, non visibili da tutti i piloti raggruppati come ieri. Nello stesso tempo, sui saliscendi toscani probabilmente la sicurezza non è stata garantita al 100% e l’interruzione della corsa in più di un’occasione è piaciuta poco.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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