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Biathlon, Dorothea Wierer: “Il lockdown decisivo per il mio futuro. Non tutti mi chiedono consigli”

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Prosegue la preparazione estiva della Nazionale italiana di biathlon in vista di una stagione di Coppa del Mondo che si annuncia più travagliata che mai a causa dell’incessante emergenza sanitaria. Ad Anterselva (BZ) si sta svolgendo il sesto raduno di un’intensa estate di lavoro. E non può mancare di certo la stella indiscussa del movimento: Dorothea Wierer. Già tirata a lucido ed in ottima forma, considerando il periodo dell’anno, la detentrice della sfera di cristallo generale ha rivelato come il lockdown abbia rappresentato uno snodo cruciale della sua carriera: aver avuto la possibilità di staccare la spina per un mese l’ha rigenerata mentalmente e fisicamente, infondendole nuove motivazioni. In caso contrario il rischio che facesse capolino l’idea di un addio alle competizioni sarebbe stato concreto.

La 30enne di Rasun, come di consueto, non ama crogiolarsi nei trionfi del passato, ma guarda con rinnovata fiducia ad un biennio intensissimo nel quale dovrà rimettersi in gioco al cospetto di avversarie sempre più agguerrite: “Non è che ci penso tanto a quello che è successo un po’ di mesi fa qui ad Anterselva. Sono molto soddisfatta ovviamente, ma mi concentro sul momento. Ormai il passato è passato, preferisco concentrarmi sul futuro“.

Per il momento l’azzurra preferisce non soffermarsi troppo sui propositi di un tris in Coppa del Mondo: “Ogni stagione è diversa, non so come sarà la mia. Spero abbastanza bene, cerco comunque di riconfermarmi tra le prime. Si sa che ci sono tantissime ragazze che sono fortissime, magari anche giovani che crescono. Dopo la scorsa stagione ero finita. Poi per la prima volta ho potuto riposare un mese sul divano ed è stato bellissimo. E quindi da lì in poi ho ritrovato le motivazioni e la voglia di allenarmi. Se fosse stata la stagione precedente che in primavera ero sempre e solo in giro, magari adesso non sarei qua…“.

Ad Anterselva, insieme alla Nazionale maggiore, sono presenti anche le ragazze della selezione juniores, tuttavia l’altoatesina non si sente una guida per le nuove leve: “Non è che mi vedo come punto di riferimento per le giovani, anzi. Credo che siano già molto sicure di se stesse. Quando possiamo, cerchiamo di dare loro dei consigli; quando li chiedono, perché non tutti sono interessati ad averli. Vedo che tutti hanno voglia di crescere ogni giorno, hanno tanta grinta. Se andiamo avanti così e lavoriamo tutti insieme, faremo delle belle cose in futuro“.

Wierer è consapevole che gli atleti dovranno affrontare una stagione atipica. Al momento appare in dubbio anche la ‘preolimpica’ di Pechino: “Dovremo un po’ adattarci a quello che viene. Dovremo essere flessibili, può succedere di tutto. Le gare si faranno sicuramente, poi non si sa quali e se andremo a Pechino o no. Per me è indifferente, onestamente. Se andremo il prossimo anno qualche giorno prima delle Olimpiadi, capiremo com’è la pista. Quindi a me non cambia chissà che cosa. Anzi, se abbiamo una trasferta in meno sarebbe meglio. Ci sarà molto stress con i protocolli di sicurezza e non sarà una situazione facile da gestire“.

INTERVISTA A CURA DI NICOLO’ PERSICO E MICHELE BRUGNARA

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Foto: Lapresse

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