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Pagelle F1, voti GP Belgio 2020: Hamilton non ha rivali, Ricciardo rinasce, la Ferrari sparisce nelle Ardenne

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Lewis Hamilton fa suo il Gran Premio del Belgio 2020 di Formula Uno, ma gli spunti sono ben altri. Innanzitutto non si può non partire dalla crisi nera, nerissima, della Ferrari, che conclude un weekend troppo brutto per essere vero, quindi si sono viste grandi prestazioni con Daniel Ricciardo e Esteban Ocon che volano con una Renault rinata, mentre Antonio Giovinazzi la combina grossa. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle del Gran Premio del Belgio 2020 di Formula Uno, per vedere chi si è comportato meglio tra Eau Rouge-Raidillon, Les Combes e Blanchimont.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO DEL BELGIO 2020 – F1

Ferrari 0: una gara ed un weekend imbarazzanti. Letteralmente. Una “onta sportiva” per la scuderia di Maranello come non si poteva immaginare nemmeno il più pessimista tra i tifosi. Non ci sono altre parole da usare. Se fosse ancora vivo Enzo Ferrari salterebbero teste una dietro l’altra sin da questa sera. Per fortuna di chi dirige ora il team emiliano il Drake non c’è più, ma le prestazioni sono oggettivamente terribili. Dopo un venerdì negativo, una qualifica pessima, oggi si è chiuso il cerchio con un Gran Premio ai limiti dell’incredibile. Charles Leclerc e Sebastian Vettel (non ha senso dare un voto ai due piloti) sono costretti a remare (non a guidare) una vettura senza capo nè coda che oggi li ha lasciati a 15 secondi dalla zona punti. Sul dritto è ferma (anzi più c’è da spingere più aumenta il drag) quindi nel misto sostanzialmente non sta in strada. La scuderia con il Cavallino Rampante ha ampiamente toccato il fondo e non riesce a risalire. Anzi, continua a peggiorare volta dopo volta, senza dimenticare Barcellona. A inizio anno sognava di poter lottare con la Red Bull per il secondo posto, ora deve sgomitare con Williams e Haas, o con l’Alfa Romeo, che oggi a parità di motore gli ha rifilato la “paga”. Segnatevi questa data: 30 agosto 2020. Siamo al punto più basso della storia della Ferrari quantomeno in questo millennio. E domenica arriva Monza… casa della Rossa. Per fortuna non ci sarà pubblico sugli spalti per assistere ad una ennesima Caporetto, dato che ci troveremo sulla pista peggiore in assoluto per la SF1000…

Lewis Hamilton (Mercedes) 9: lui non commette mai errori di sorta, ma davvero oggi non ha nemmeno sudato per centrare questo successo. Parte bene, controlla negli specchietti Valtteri Bottas fino alla conclusione del Kemmel e, sostanzialmente, sa di avere vinto. Da Les Combes in avanti procede senza forzare e vince in carrozza. Nel finale gestisce le gomme, unico minimo cruccio della giornata. Sta dominando la scena con una macchina spaziale, ma lui ha il merito di non sbagliare nemmeno una virgola.

Valtteri Bottas (Mercedes) 7: il secondo posto è davvero il minimo sindacale quando guidi una W11 su questa pista. Ci prova al via ma, ancora una volta, non riesce ad affondare il colpo. Dopodiché si mette in seconda posizione sperando in un errore di Hamilton o un calo delle sue gomme. Tiene a bada Verstappen e blinda la piazza d’onore. Davvero troppo poco.

Max Verstappen (Red Bull) 7.5: ancora una volta chiude da “primo degli umani”. Lui le prova tutte, sempre, ma contro queste Mercedes non c’è storia. Si gioca tanto alla partenza ma non riesce a impensierire le Frecce nere che procedevano a mappatura massima, da li in avanti confida che la gestione gomme faccia la differenza. Questa volta negli ultimi giri non succede il miracolo e il podio è il suo risultato.

Daniel Ricciardo (Renault) 8.5: un quarto posto (con giro più veloce in gara proprio sotto la bandiera a scacchi) che riporta indietro le lancette del suo orologio a qualche anno fa. L’australiano chiude a una manciata di secondi dal podio non per caso, anzi, con pieno merito. La vettura è in crescita e a Spa l’ha dimostrato ampiamente. D’ora in avanti potrà finalmente divertirsi.

Esteban Ocon (Renault) 7.5: anche per il francese arriva un brillante quinto posto. Lo acciuffa proprio nel finale saltando Albon, ma questa è la conferma che la Renault abbia intrapreso la giusta direzione.

Alexander Albon (Red Bull) 6: come la posizione finale. Poteva, e doveva, fare qualcosa in più. Il confronto con il compagno di scuderia è sempre impietoso, ma il sorpasso subito da Ocon nel finale non ci voleva proprio per lui.

Lando Norris (McLaren) 6.5: dopo una prima parte anonima si scatena nel finale, andando a risalire posizioni importanti. Si classifica settimo in scia ad Albon e, ancora una volta, si dimostra un pilota di grande spessore, soprattutto la domenica.

Pierre Gasly (Alpha Tauri) 7.5: la Safety Car rovina i suoi piani e lo costringe ad una seconda parte di gara tutta in rimonta. Lui si rimbocca le maniche e chiude ottavo con pieno merito. Quest’anno non sta davvero sbagliando una gara!

Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 3: erroraccio che rischia di scatenare un incidente drammatico. Per sua fortuna mette ko solamente George Russell, ma perde la sua vettura in uscita dalla Campus e prima di Stavelot in un modo davvero pessimo.

Carlos Sainz (McLaren) S.V.: sfortunatissimo. Doveva scattare dalla settimana casella della griglia, invece, la sua McLaren lo appieda (per un problema allo scarico) mezzora prima del via. Davvero una beffa per lo spagnolo. Jellato.

LA CRONACA DEL GP DEL BELGIO

ORDINE D’ARRIVO GP DEL BELGIO

VIDEO HIGHLIGHTS GP BELGIO 2020

CHARLES LECLERC: “TUTTO TROPPO BRUTTO. A MONZA SARA’ DIFFICILE”

SEBASTIAN VETTEL: “ERA DIFFICILE AVERE UN PASSO DECENTE. ORA MANTENIAMO LA CALMA”

MATTIA BINOTTO: “LA FERRARI NON E’ CRISI, SIAMO IN MEZZO ALLA TEMPESTA”

CLASSIFICA MONDIALE PILOTI AGGIORNATA

CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI AGGIORNATA

LEWIS HAMILTON: “GIORNATA PERFETTA, MA ALLA FINE HO TEMUTO SILVERSTONE”

VALTTERI BOTTAS: “HAMILTON HA GESTITO BENE LA PARTENZA E HA MERITATO”

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