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MotoGP, Valentino Rossi: “Yamaha deve credere in me. Non ho mai mollato, ho dimostrato che non sono vecchio”

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Valentino Rossi ha conquistato uno spettacolare terzo posto nel GP d’Andalusia 2020, seconda tappa del Mondiale MotoGP che è andata in scena a Jerez de la Frontera. Il Dottore è stato semplicemente leggendario ed è riuscito a tornare sul podio a oltre un anno di distanza dall’ultima volta (17 gare). Il nove volte Campione del Mondo è scattato dalla quarta piazzola, è stato a lungo in seconda posizione prima di essere superato da Francesco Bagnaia. Il centauro di Tavullia è poi ritornato a occupare la piazza d’onore dopo i problemi tecnici della Ducati ma a due giri dal termine ha dovuto subire il sorpasso da parte del compagno di squadra Maverick Vinales.

A 41 anni suonati, l’alfiere della Yamaha ha confermato di poter ancora dire la sua nella classe regina e legittima il desiderio di continuare a correre anche nella prossima stagione. Valentino Rossi ha manifestato tutta la sua gioia ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Un podio importantissimo per me, vale quasi quanto una vittoria perché viene dopo il weekend frustrante della scorsa settimana. Ho sofferto per quasi tutto il 2019 degli stessi problemi ed è stata dura, abbiamo dovuto lottare per cambiare. A volte andiamo incontro a dei problemi che non si riescono a cambiare, spesso sono questioni politiche: abbiamo dovuto spingere con Yamaha per cambiare il mio assetto. La moto che ho usato fino a domenica non era mia, io non mi trovo bene perché in curva sta in una posizione che non mi piace: questa cosa è fatta per salvare la gomma ma io la gomma non la salvo, andavo solo più piano e non salvavo la gomma. Da venerdì mattina ho trovato delle belle sensazioni, mi sono quasi divertito e sono arrivato a oggi con la convinzione di poter fare una bella gara. Sono contento, avere fatto podio a Jerez con questo caldo mi rende ottimista per le prossime gare perché su questa pista ho sofferto un sacco negli ultimi anni e gli pneumatici soffrivano col caldo“.

Valentino Rossi ha parlato chiaro nei confronti della Yamaha: “Mi devono aiutare, io ho bisogno che credano in me e che lavoriamo. Quando scendo dalla moto sono un pilota molto preciso, ho dovuto lottare quattro giorni per avere quello che volevamo e se non avessimo insistito sarebbe finita come lo scorso weekend. Le gare come quelle di settimana scorsa erano troppo brutte per essere vere, mi dicevo che magari ero vecchio ma era davvero tutto troppo brutto per essere vero. Perché non mi ascoltano? Hanno Vinales e Quartararo, io ho 41 anni e mi dicono impara a guidare questa moto”.

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Il Dottore ha precisato: “Dobbiamo lavorare su questa moto e su questo setting, durante il weekend abbiamo fatto 2-3 cose ma non siamo ancora al massimo. Nel finale ero in difficoltà, magari se non sbagliavo riuscivo a stare davanti a Maverick Vinales. Ho sofferto gli ultimi quattro giri ma è un passo in avanti rispetto a settimana scorsa dove abbiamo sofferto per tutta la gara. Faceva davvero molto caldo ma fino a cinque giri dalla fine andavo sul velluto. Devo ringraziare tutti per avermi convinto a non mollare e mi sono fatto trovare pronto. Quando la moto si è fatta guidare per il mio stile è andata bene. Questo risultato mi rende ottimista, ho trovato sensazioni buone nella guida e un podio a Jerez è buono per il futuro: spero di essere competitivo anche a Brno.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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