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MotoGP, Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli: quando il sogno diventa incubo. Podio ad un passo, poi il cedimento dei motori

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Passare da un sogno a un incubo è davvero un attimo. Prima stai toccando il cielo con un dito e tutto sembra così incredibilmente bello, un istante dopo crolli nel baratro e speri che tutto non sia vero. Questa è la brutta sensazione che accomuna Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli al termine della gara di Jerez de la Frontera: entrambi si stavano esaltando nel corso del GP d’Andalusia 2020 ma poi i motori dei loro mezzi li hanno traditi proprio sul più bello, lasciandoli a piedi nel momento cruciale della seconda tappa del Mondiale MotoGP.

Bagnaia era magnifico secondo quando mancavano sei giri al termine. Il ribattezzato Pecco, scattato dalla terza piazzola grazie a una splendida qualifica, aveva ingranato dopo una partenza un po’ sottotono ed era riuscito a infilare con grande classe le due Yamaha ufficiali: prima Maverick Vinales e poi Valentino Rossi si erano dovuti inchinare al cospetto del piemontese. Il già Campione del Mondo della Moto2 aveva fatto il vuoto nei confronti delle due moto di Iwata e stazionava comodamente in piazza d’onore, a debita distanza dal leader Fabio Quartararo. Sembrava una cavalcata trionfale ma poi, all’improvviso, la Ducati Pramac ha incominciato a fumare da dietro. La moto cliente di Borgo Panigale non ha terminato la gara in una domenica nera per la casa italiana (il miglior risultato è il sesto posto di Andrea Dovizioso).

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Morbidelli si trovava in quarta posizione a nove giri dal termine, in piena lotta per il podio con Valentino Rossi. Il romano della Petronas sembrava avere il passo per superare il Dottore e puntare alla top-3 ma all’improvviso la sua Yamaha lo ha abbandonato sul rettilineo: è lo stesso identico problema occorso settimana scorsa al fuoriclasse di Tavullia, la moto in piena accelerazione ha fatto un motore sordo e ha poi perso potenza, obbligando al parcheggio forzato in fondo al dritto. C’è un problema importante sul fronte motori in casa Yamaha: Vinales ne ha già usati cinque, quattro a testa per Rossi, Morbidelli, Quartararo e questa criticità andrà risolta rapidamente. Una cosa è certa: l’appuntamento con il podio è soltanto rimandato ai prossimi appuntamenti sia per Bagnaia che per Morbidelli, se continueranno a guidare con questa costanza e a essere supportati da buoni mezzi.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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